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Fisco: tutte le scadenze del 30 giugno 2017, ultime ore per i versamenti

ROMA – Domani 30 giugno, per la prima volta dopo le modifiche al calendario fiscale introdotte lo scorso dicembre, il fisco chiama alla cassa i contribuenti per pagare le principali imposte erariali: Irpef, Irap, Ires e Imu. Ma l’appuntamento è di rilievo anche per chi versa la cedolare secca sugli affitti, per le giovani partite Iva che hanno scelto il regime dei minimi (con l’imposta sostitutiva del 5%) o per coloro che pagano il forfait del 15%.

Di fatto sarà un nuovo tax day e, secondo i calcoli elaborati dal Sole 24 Ore, nel complesso la scadenza trasferirà dal portafoglio dei contribuenti – in gran parte imprese – alle casse dell’erario circa 61,1 miliardi. Il fisco, comunque, non andrà in vacanza. Anche luglio è ricco di scadenze. Oltre alla possibilità di pagare Irpef, Ires e Irap con una maggiorazione, ci saranno le scadenze per aderire alla voluntary bis o per il versamento della prima rata della rottamazione delle cartelle. Due appuntamenti gestiti da Equitalia che, dal primo luglio, si fonderà con l’Agenzia delle Entrate.

Ma ecco un utile promemoria per le scadenze del 30 giugno:

Per i sostituti di imposta, invio telematico modello Uniemens (relativo dati retributivi e contributivi).
Per le persone fisiche e le società di persone, versamento imposte a saldo e in acconto (prima rata) del Modello unico-Irpef, add.li Irpef, Irap, Inps Artigiani e Commercianti ecced. Minimale, cedolare secca.
Per i soggetti Ires, versamento imposte a saldo e in acconto (prima rata) del Modello Unico-Ires, Irap.
Versamento del diritto annuale per la Camera di Commercio.
Presentazione in banca o posta del Modello Unico per i soggetti non obbligati alla presentazione telematica.
Dichiarazione Imu/Tasi.
Le società che esercitano attività di leasing o gli operatori che svolgono attività di locazione o noleggio di autovetture, caravan, altri veicoli, unità da diporto e areomobili devono comunicare all’Agenzia delle Entrate i dati anagrafici dei propri clienti relativamente ai contratti in essere nell’anno precedente.

Armiamoci di pazienza, mano al portafogli e speriamo che dei nostri quattrini venga fatto un uso migliore di quello realizzato di recente, con la distribuzione di inutili e dispendiosi bonus a destra e a manca per motivi elettoralistici (con risultati in verità disastrosi per l’autore della strategia dei bonus).

Imu, ires, tasi, tasse

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