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Giustizia: gemellaggio fra i tribunali di Firenze e Grasse. Per condividere pratiche e metodi

TribunaleFIRENZE – Anche i tribunali possono avere dei gemelli. Firenze e Grasse (Francia) hanno firmato un gemellaggio che, in futuro, potrebbe allargarsi ad altri organi e enti, dalle Corti d’appello alle Procure generali sino ai sindaci dei rispettivi territori. Un’esperienza che ha fatto tappa nel cuore artistico e istituzionale di Firenze, in Palazzo Vecchio per la firma dell’accordo tra i Tribunali di Grasse e quello del capoluogo toscano volto allo scambio reciproco di conoscenze e la condivisione di metodi e pratiche.La firma di questa mattina, venerdì 6 ottobre, sigilla il proficuo rapporto iniziato tra i due Tribunali già nel maggio scorso all’insegna della condivisione di metodi e pratiche per rendere sempre più efficiente ed efficace la macchina della giustizia.

Alla firma, tra gli altri, erano presenti Marilena Rizzo, Presidente del Tribunale di Firenze, Sergio Paparo, Presidente Ordine degli Avvocati di Firenze, Daniela Piana, Università di Bologna e Institut des Hautes Etudes sur la Justice, Paris, Pascale Darras, Responsabile Cancelleria Civile di Grasse, Michel Janas, Presidente del Tribunale di Grasse, Giuseppe Creazzo, Procuratore della Repubblica di Firenze.

«E’ un’esperienza che è in itinere: nell’idea del progetto –ha spiegato la presidente del Tribunale di Firenze, Marilena Rizzo– c’è l’idea di coinvolgere altri organi in particola la corte d’appello e la procura generale e in un futuro anche i sindaci dei territori. Perché siamo convinti che la giustizia è un bene comune; ed è un bene di tutti che si raggiunge con la collaborazione in dialogo il confronto e anche momenti di riflessione come questi scambi dove siamo costretti a fare un’analisi delle nostre procedure, di come rendiamo giustizia; vediamo altri modi di lavorare e quindi siamo spinti ad elaborare riflessioni propedeutiche ad iniziative per la gestione di un bene così importante per la vita dei cittadini».

Alla firma era presente anche Giuseppe Creazzo, Procuratore della Repubblica di Firenze che ha apprezzato il progetto: «La conoscenza delle rispettive organizzazioni, delle rispettive prassi e sistemi non può che far crescere entrambi gli uffici –ha detto– e chissà che non serva a rendere consapevoli i problemi dell’uno e dell’altro sistema cosicché da avanzare proposte di modifica in linea con l’indispensabile amalgama verso la quale a livello europeo bisogna tendere».

Un’innovazione di merito e di metodo, ha spiegato la professoressa Daniela Piana Università di Bologna e Institut des Hautes Etudes sur la Justice, Paris che ha promosso il gemellaggio tra il Tribunale fiorentino e quello d’Oltralpe: «Il nuovo metodo è quello di osservare la qualità della giustizia –ha spiegato la professoressa Piana- cercare di comprenderla e di sostenerla attraverso una collaborazione in orizzontale che cerchi di rendere concrete attività pratiche che in astratto sono definite a livello internazionale come standard di qualità e di stato di diritto».

Nella giornata di ieri, giovedì 5 ottobre, la delegazione francese ha visitato il Palazzo di Giustizia e ha potuto prendere visione del funzionamento del Processo civile telematico: su questo aspetto sono state molto apprezzate dai colleghi d’Oltralpe sia sono l’esperienza sia le conoscenze del Tribunale di Firenze.La due giorni della delegazione del Tribunale di Grasse a Firenze si è conclusa con il convegno in Palazzo Strozzi -presso la Scuola Normale Superiore Istituto di Scienze Umane e Sociali, Altana di Palazzo Strozzi, «Giustizia, Res Publica Firenze ne parla…».

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