
Firenze: Santanchè parla di ius soli all’Università, i collettivi vogliono impedirlo
FIRENZE – Daniela Santanchè non è mai bene accolta dagli antagonisti fiorentini e anche questa prossima sua venuta rischia di provocare contestazioni. «Santanchè e Partito democratico fuori dall’Università, chi professa odio e guerra non è benvenuto». E’ polemica all’università di Firenze dove sono comparsi striscioni e manifesti contro un dibattito sullo Ius soli con Daniela Santanché, in programma venerdì 10 novembre al polo di Scienze sociali. Il dibattito, intitolato ‘Ius Soli: sì o no?’, è organizzato dal Centrodestra universitario-Studenti per le libertà, e prevede gli interventi della deputata azzurra, e del deputato Pd David Ermini.
Oltre a uno striscione, firmato dal Collettivo politico, sono stati affissi poster che ritraggono Santanché con il dito medio alzato e alcune sue passate dichiarazioni. «Bisogna affondare i barconi, non ci sono altre soluzioni. Meglio un atto di guerra che perdere la guerra», è una delle citazioni dell”esponente di Fi riportate nel manifesto.
Era già successo in altra occasione, quando ero prefetto di Firenze, e insieme al Questore di allora, Francesco Zonno decidemmo di far sì che la sottosegretaria potesse esprimere liberamente il suo pensiero nelle aule universitarie. Il 25 novembre 2010 gli antagonisti lo avevano promesso e hanno tentato di farlo, anche se non sono riusciti a bloccare l’ingresso dell’allora sottosegretario del Governo berlusconi, Daniela Santanchè, sempre al Polo dell’università di Scienze sociali dove è stata invitata dagli studenti di destra per un dibattito sull’immigrazione. I collettivi di Scienze Politiche avevano detto che non l’avrebbero fatta parlare perché «fascista e razzista». Alla fine il sottosegretario è entrato ma in mattinata si è scatenato il caos tra la polizia, che aspettava gli studenti, fin dalla mattina in assetto antisommossa. Il Rettore Alberto Tesi ha poi affermato: sono amareggiato per la situazione di tensione che si è creata negli spazi esterni del polo delle Scienze sociali di Novoli e che ha provocato un ferito e alcuni contusi. È molto triste – ha aggiunto – constatare che garantire il diritto di parola e di espressione all’interno delle aule universitarie sia diventato un problema di ordine pubblico, da assicurare attraverso misure che nulla dovrebbero avere a che vedere con il nostro mondo universitario.
In merito anche a questi fatti sono stati denunciati 30 antagonisti, a carico dei quali si è svolto un processo che ha riguardato non solo questa vicenda, ma anche molte altri atti che hanno visto protagonisti sempore gli stessi soggetti. Il processo si è concluso il 18 novembre 2016 cone una sentenza così riassunta dal sito del Cpa Firenze Sud, uno degli storici centri sociali di Firenze: Nella tarda serata di ieri il Tribunale di Firenze ha emesso la sentenza di primo grado per il processo contro il movimento fiorentino. I giudici hanno condannato 67 compagn* a pene tra i 6 mesi e i 2 anni, per un totale di oltre 60 anni. Aggiungendo che è risultata particolarmente grave aagli occhi dei giudici la contestazione alla presenza della Santanchè al Polo delle Scienze Sociali di Novoli: questo episodio è stato letto e descritto come un innalzamento del livello di scontro con l’esplicito obiettivo di impedire ad una parlamentare di parlare all’Università.
