Firenze, inceneritore: botte da orbi fra Nardella e Rossi. Presto un incontro fra i due
FIRENZE – Dopo la battaglia all’arma bianca, con colpi proibiti, fra Renzi e Rossi sulla pelle dei lavoratori di Aferpi, la contesa sui due fronti si sposta sull’inceneritore e questa volta a darsele di santa ragione sono il Sindaco Nardella e nuovamente il Governatore Rossi il quale ormai, ovunque vede un renziano, mena colpi da rabbrividire.
Ricorderete tutti che il presidente della Regione Enrico Rossi nei giorni scorsi quest’ultimo si è dichiarato pubblicamente contrario alla realizzazione dell’impianto.
Il sindaco non l’ha presa bene. «Rossi, come presidente di Regione, era tra le istituzioni che hanno deciso di realizzare l’impianto, ora dice no senza offrire uno straccio di idea alternativa sulla gestione dei rifiuti nei prossimi 10 anni, le parole di Nardella – riportate oggi dal quotidiano La Repubblica -, che lamenta anche di non aver avuto da più di un anno un confronto con lui sul tema dei rifiuti e sugli altri temi di sviluppo del territorio metropolitano».
Nei giorni scorsi il governatore, senza aspettare la sentenza del Consiglio di Stato, che il 19 dicembre si pronuncerà sulla questione inceneritore, aveva infatti dichiarato che “tra l’ampliamento dell’aeroporto e l’inceneritore scelgo il primo”.
Parole ben accette per i comitati e i sindaci contrari all’inceneritore, tra i quali il primo cittadino di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi (Liberi e Uguali), che vuole lo stop anche all’ampliamento dell’aeroporto e chiede “di non fare baratti sulle grandi opere ai danni della Piana, già intasata”.
Alle affermazioni di Nardella replica subito Rossi: «Certo che ci incontriamo con il sindaco Nardella sul tema del termovalorizzatore di Case Passerini, ci dovevamo incontrare lunedì, poi domenica mi ha detto che aveva un impegno. Trovo singolare però la questione, infatti io non avevo attaccato personalmente Nardella ma avevo attaccato l’inceneritore. Quindi, sugli attacchi personali non rispondo. Andrò avanti, però, sulla strada della verifica e della riflessione. Con il sindaco, ha aggiunto, ci faremo senz’altro gli auguri di Natale, continueremo a discutere, e magari anche a litigare ma sull’impianto, noi presenteremo le nostre proposte, ci sarà un dibattito democratico, e crediamo che la Toscana su questi temi si debba collocare all’avanguardia e non stare in una posizione di retroguardia».
PIERLUIGI
Pace e bene,
se i grandi politici e tecnici portassero a compimento i loro progetti in tempi giusti e non decennali, non si sarebbe, ad oggi, a definire l’inceneritore di Case Passerini “obsoleto”.
Siamo alle solite chiacchere ed all’autolesionismo, come si sta verificando per il mancato utilizzo dei fondi U.E.
Comunque ci sarebbe una soluzione: trasferire l’inceneritore di Auschwitz, che potrebbe funzionare abbastanza bene anche se sono trascorsi più di settanta anni dal suo impiego.