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Povertà: nel 2016 1 italiano su 4 a rischio. Analisi di Bankitalia

ROMA – In Italia quasi una persona su 4 era a rischio povertà nel 2016. Secondo l’indagine di Bankitalia sui bilanci delle famiglie la quota di individui con un reddito equivalente inferiore al 60% di quello mediano (che individua il rischio di povertà ed era pari a circa 830 euro mensili nel 2016) è salita al massimo storico del 23% dal 19,6% del 2006. Nel caso degli immigrati l’incidenza di questa condizione è salita dal 34% al 55%, e una crescita notevole del rischio povertà si è avuta anche al nord (dall’8,3% al 15%).

Aumentano le diseguaglianze nella distribuzione della ricchezza in Italia: nel 2016 il 5% del ‘Paperoni’ deteneva il 30% della ricchezza complessiva. Il 30% più ricco delle famiglie ha circa il 75% del patrimonio netto rilevato nel complesso, con una ricchezza netta media di 510.000 euro. Oltre il 40% di questa quota è detenuta dal 5% più ricco, che ha un patrimonio netto in media pari a 1,3 milioni di euro. Al 30% delle famiglie più povere invece l’1% della ricchezza.

Bankitalia non è certo l’Istat, che ha pubblicato dati e analisi favorevoli al rottamatore, nell’imminenza delle elezioni. anzi questa rilevazione – molto negativa – di Bankitalia si riferisce proprio all’anno 2016, l’anno della sconfitta nel referendum e della fine del Governo Renzi. Non ci si deve meravigliare perciò se nel 2018 è arrivata un’altra seria scoppola degli elettori per il rottamatore e la sinistra in generale. Nel sociale hanno fallito e adesso ne pagano le conseguenze, e per di più hanno favorito solo l’immigrazione, altro errore fondamentale.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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