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G7: Conte al debutto internazionale lancia in resta contro i dazi di Trump

Il primo cimento internazionale di Giuseppe conte sarà al G7 canadese, domani 8 e dopomani 9 giugno, quando si discuterà, fra l’altro dell’aggressiva politica commerciale USA basata sull’adozione dei dazi doganali, avviata dal Presidente Trump. Una politica contestata da Europa e Cina. I ministri delle finanze e i governatori delle banche centrali, in occasione del G7 finanziario che ha preceduto il summit, hanno espresso preoccupazione per le ripercussioni che tali decisioni potranno avere sulle importazioni di acciaio e alluminio. La richiesta unanime avanzata al Presidente USA, Donald Trump, è di rivedere la sua decisione. Soprattutto perché esiste il fondato timore che Trump continuerà questa politica estendendola anche ad altri prodotti.

Uno dei paesi a rischio è anche l’Italia, e Conte dovrà fin dall’inizio, oltre che farsi conoscere, anche farsi valere a difesa degli interessi italiani che si temono minacciati, come hanno espresso chiaramente  Confindustria, Confartigianato e Cna.

Per molti i dazi applicati dagli Stati Uniti dal primo giugno sull’esportazione di acciaio e alluminio rappresentano solo l’inizio di una guerra commerciale che, nel medio periodo, potrà avere ripercussioni negative anche sull’economia locale nel suo complesso. Si parla, infatti, di una prossima applicazione dei dazi da parte degli USA anche sulle importazioni di auto.

Anche la Toscana, a lungo andare, potrà essere toccata dalle misure applicate dagli Stati Uniti, vista la possibile estensione a molti  prodotti finiti e i semilavorati che esportiamo là.  L’Italia infatti è il secondo paese manifatturiero d’Europa dopo la Germania e potrebbe soffrire particolarmente questa guerra commerciale, anche se qualcuno prevede che le nostre aziende non avvertiranno subito, ma entro tre-cinque anni, gli effetti negativi della politica del tycoon.

Ecco perché c’è grande attesa per vedere gli esiti del debutto internazionale del nuovo governo e del nuovo premier, che dovrà subito trovare sintonia, su questi temi, con la merkel e macron, oltre che con la Commissione Ue. Renzi, molto correttamente, gli ha fatto gli auguri nell’interesse dell’Italia. Ai quali, ovviamente, ci associamo anche noi.

 

 

Conte, G7, Trump


Ezzelino da Montepulico


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