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Trapani, migranti: la gente è stufa, non possiamo accogliere tutta l’Africa

TRAPANI – Mentre un griuppo di radicalchic e di attivisti di sinistra si appresta ad accogliere con le magliette rosse i migranti che hanno compiuto atti di violenza, ospitati su Nave Diciotti, i giovani trapanesi sono di tutt’altro avviso, sostenendo giustamente che non possiamo accogliere tutta l’Africa. «Accoglienza sì, ma non possiamo ospitare tutta l’Africa… E l’Europa dov’è?». E’ il comune
sentire che si registra a Trapani prima dell’arrivo di nave Diciotti con 67 migranti salvati dal cargo Vos Thalassa al largo della Libia quattro giorni fa.
«Accoglienza? Senz’altro – sottolinea una signora nella zona del porto – ma la sicurezza va anche salvaguardata». Un’idea condivisa da un anziano che riconosce «il diritto di chi fugge da guerre, fame e persecuzioni di trovare ospitalità nei porti in Italia, ma – precisa – chi viene per altri motivi no: non aprirei indiscriminatamente a tutti».
Anche i giovani trapanesi sposano questa tesi: «Nessun problema ad accogliere questa povera gente – afferma uno di loro – ma a condizione che sia un controllo ben definito in maniera che così sappiamo chi facciamo entrare nel nostro Paese e come gestirli, perché – sottolinea – gli ingressi in massa fa comodo a tanti, ma poi i problemi restano sul territorio perché l”Europa, come sappiamo, se ne lava le mani».

Pareri confortati anche dalle dichiarazioni del vicepremier Luigi Di maio dopo una recente visita a Bruxelles: «I governi del passato non hanno difeso l’Italia ma l’hanno svenduta per qualche bonus e qualche briciola. Sono stato a Bruxelles e quando ho parlato con Unione Europea mi è stato detto che l’Italia aveva barattato l’apertura dei porti per dare gli 80 euro e un po’ di bonus elettorali». Chiaro il riferimento al Governo del rottamatore Renzi.

accoglienza, magliette rosse, trapani


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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