Redditi dei parlamentari: torna Berlusconi e supera tutti. Dopo di lui un altro esponente di FI, Antonio Angelucci
ROMA – Torna Silvio Berlusconi e sbaraglia la concorrenza. Dalle dichiarazioni dei redditi 2018 di leader di partito, parlamentari e ministri, risulta che l”imponibile cavaliere è stato di 48 milioni di euro. La più ”ricca” del
governo è l”avvocato Giulia Bongiorno, che arriva a 2,8 milioni. Staccati, il premier Giuseppe Conte, con 370 mila euro, e i due vicepremier, che animano un “testa a testa” an che su questo tema: Matteo Salvini ha dichiarato 102 mila euro e Luigi Di Maio 98 mila. Nell”esecutivo, in ultima posizione c”è la ministra della Difesa Elisabetta Trenta, con 42 mila euro.
Cifre e tabelle sono state pubblicate sul sito del Parlamento: le dichiarazioni sono del 2018, quindi riferite alle
entrate del 2017. Una curiosità, Conte e Di Maio condividono il debole per le auto d”epoca: il primo ha una Jaguar del 1996 e il secondo una Mini Cooper del 1993.
Dopo essere stato assente qualche anno per la decadenza dalla carica di parlamentare, Berlusconi è tornato a comparire nella classifica in quanto leader di Forza Italia. La sua dichiarazione dei redditi è di gran lunga la più sostanziosa, resta il “Paperone” numero 1. Un altro Paperone è il deputato di Forza Italia Antonio Angelucci, patron delle cliniche nel centro Italia, che ha dichiarato un reddito di oltre 6 milioni, più che raddoppiando le entrate rispetto all”anno precedente.
Dichiarazioni dal sapore diverso quelle del presidente della Camera Roberto Fico, con un imponibile da 98.470 euro, e del presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, con 414.206 euro.
Dalle tabelle emergono anche altre attività. Salvini è titolare di 3.500 azioni di A2A, 250 azioni di Acea, 392 azioni
di Enel e 3.094 azioni della società lussemburghese di investimento a capitale variabile Bg Selection. Piccole
partecipazioni anche per il sottosegretario alla presidenza del consiglio Giancarlo Giorgetti, che ha un imponibile da 123.635 euro ed è titolare di 896 azioni della Cnh.
Per il senatore Matteo Renzi il 2017 è stato un ”anno sabbatico”: ha dato le dimissioni da presidente del consiglio
nel dicembre 2016 ed è stato eletto nel marzo 2018. Così, nella dichiarazione 2018 il reddito è di 28.345 euro. L”anno
precedente, aveva dichiarato 107.100 euro. Costante, invece Di Maio, ”fermo” a 98 mila euro da tre anni. Sullo stesso ordine di grandezza Giorgia Meloni, con 97.235 euro. Nel governo, il terzultimo è il ministro dell”Economia Giovanni Tria, che ha dichiarato 88 mila euro.