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Viminale: direttiva per la riduzione delle scorte. In un anno 49 servizi in meno, restano invariate solo quelle dei magistrati

ROMA – Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha firmato una nuova direttiva in tema di scorte. In un anno, informa una nota, vi saranno 49 dispositivi in meno, con 203 agenti assegnati ad altri servizi e un taglio contestuale di auto blindate. Il titolare del Viminale afferma: «Tuteleremo solo chi è davvero a rischio. L’obiettivo è rendere più efficiente il servizio, sia per il personale impiegato che per le risorse utilizzate. Siamo impegnati per garantire la massima tutela per chi è davvero a rischio, ma siamo determinati – aggiunge Salvini – a recuperare centinaia di donne e uomini delle Forze dell’Ordine per assicurare la sicurezza a tutti gli altri cittadini».

Al 1° giugno 2018, ricorda il Viminale, le misure per le tutele personali ammontavano a 618, con l’impiego di 2.218 donne e uomini delle forze di polizia, oltre a circa 230 agenti utilizzati per le cosiddette vigilanze fisse ad abitazioni e luoghi di lavoro. 434 le auto blindate fornite e 266 le vetture non specializzate.

Esattamente un anno dopo, al 1° giugno 2019, all’esito di un primo intervento che ha portato ad una razionalizzazione dell’esistente, le misure di sicurezza sono state 569, con un calo di circa il 9% del numero di agenti utilizzati sia per le scorte personali che per le vigilanze fisse. Per l’esattezza 2.015 le unità delle forze di polizia impiegate (203 in meno rispetto a dodici mesi prima), oltre a 211 per le vigilanze fisse, 404 le vetture blindate e 234 le non specializzate.

Per quanto riguarda le regioni, la parte del leone è del Lazio, con 209 tutele nel 2018 e 173 nel 2019, e subito dopo la Sicilia con 142 nel 2018 e 124 nel 2019.

Le categorie maggiormente tutelate sono: magistrati, imprenditori e diplomatici, oltre a politici, giornalisti e alti dirigenti dello Stato. In particolare, al primo giugno 2018, risultavano protetti 274 magistrati, 82 politici, 45 imprenditori e 28 diplomatici. Dopo un anno il numero dei magistrati tutelati non ha subìto variazioni, i politici sono scesi a 58, gli imprenditori a 32 e i diplomatici a 27 .

Salvini, pur nel pieno delle contrapposizioni con una parte della magistratura, che disapplica le sue leggi, non infierisce, ma occorrerebbe notare che molto spesso, per magistrati e politici, la scorta resta uno status symbol più che una vera e propria necessità. Per i politici si può intervenire, per i magistrati no, anche se recentemente è stata prima tolta la scorta (sotto Minniti) e poi riassegnata (sotto Salvini)  una vigilanza personale attenuata all’ex Pm Antonio Ingroia, poi datosi alla politica, che la deteneva da ben 27 anni! Ormai è tale l’abitudine che questi personaggi non possono rinunciare agli angeli custodi.

magistrati, politici, scorte


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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