Governo, nomine Ue resta solo lo spazio per un Commissario, avanza l’ipotesi Moavero
Dopo la disfatta per la nomina dei 5 top job europei, per i quali il governo gialloverde non ha raccattato pallino, salvo l’appoggio dei grillini alla Presidente von der Leyden, aspramente contestato da Salvini, l’unica prospettiva per l’esecutivo di Conte è quella di piazzare un rappresentante italiano in un posto di rilievo della Commissione. Sembra che il Presidente Conte miri a ottenere per l’Italia il posto di Commissario alla concorrenza, per il quale, negli ultimi giorni, la Lega sembrerebbo optare per il nome di un tecnico e non di un politico. Suscitando la reazione dei grillini che, in una dichiarazione affermano che invece «serve una figura politica che rappresenti al meglio il nostro governo in Europa» e che «il nome politico del commissario dovrà essere fatto dalla Lega in virtù dell’esito delle ultime elezioni europee. Aspettiamo che la Lega lo indichi».
Conte, dopo aver sponsorizzato la von der Leyen, ci tiene ad offrire alla presidente della Commissione un nome che rappresenti un contributo alto dell’Italia al governo dell’Unione. Offrire un tecnico potrebbe apparire come una sorta di presa di distanza dell’attuale governo. Vista però l’emarginazione della Lega e del gruppo dei sovranisti, Salvini sembra essere di parere opposto ed è anche per questo che è tramontata l’idea di proporre la ministra Giulia Bongiorno, nome che invece il M5S aveva accolto con un certo entusiasmo.
Molti paesi hanno già consegnato alla von der Leyen il proprio nome anche se c’è tempo sino al 26 agosto. Più di un mese di tempo per far impazzire il toto nomi che alla fine potrebbe però favorire l’ascesa dell’attuale ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, che ha il vantaggio di essere espressione dell’esecutivo oltre che avere un’ottima conoscenza dei meccanismi comunitari. Sarebbe una soluzione che consentirebbe alla Lega di mantenersi le mani sufficientemente libere in Europa e a Conte e M5S di mandare in Europa una personalità qualificata e conosciuta, con un’esperienza approfondita degli ambienti e dei meccanismi comunitari.
