Ritorno a scuola: una stangata da 1.139 euro a studente per le famiglie
ROMA – Settembre si avvicina e come di consueto sulle tasche delle famiglie sta per abbattersi la fatidica “stangata” sull’acquisto dei libri e del corredo scolastico. Un salasso che ogni anno incide non poco sulla spesa degli italiani.
Diari, quaderni, zaini e astucci di ogni tipo, soprattutto griffatissimi, invadono da settimane le corsie dei supermercati. Secondo le stime del Codacons, che fornisce ogni anno i dati ufficiali sul caro-scuola, i prezzi al dettaglio, rispetto al 2018, registrano un incremento medio del 2,5%, con, a fare da traino, i brand più forti, legati in particolare a squadre sportive, cartoni animati, bambole o personaggi e serie famosi, che hanno ritoccato al rialzo i listini.
Qualche esempio? Il prezzo di uno zaino di marca raggiunge tranquillamente i 140 euro, mentre per un astuccio firmato dotato di penna, matita, gomma e pennarelli la spesa arriva a 40 euro. Non va meglio per il diario, il cui prezzo medio supera i 20 euro per i marchi più noti.
Oltre al rischio di doversi pagare pure i trasporti e al naufragio del bonus libri ipotizzato a marzo dal Governo, per il materiale scolastico ogni famiglia dovrà sborsare in media 533 euro a studente, senza contare il costo per libri di testo, altra voce che inciderà pesantemente sul portafoglio degli italiani, “variabile – spiega il Codacons – a seconda del grado di istruzione e della scuola”.
Aumenti in vista anche per testi scolastici e dizionari, per cui l’associazione per la difesa dei consumatori prevede un ulteriore rialzo dei listini. Alla fine dei conti, la spesa complessiva a carico delle famiglie nel 2019/2020 raggiungerà i 1.130 euro a studente.
Tuttavia, qualche trucchetto per economizzare c’è: seguendo i consigli dell’associazione si possono abbattere i costi anche del 40%.
Per esempio, se acquistiamo nei supermercati possiamo risparmiare fino al 30% rispetto alle classiche cartolibrerie. Se poi andiamo con la lista dettagliata della spesa e ci obblighiamo a rispettarla, potrebbe andarci ancora meglio: in questo periodo alcune catene vendono i prodotti della scuola addirittura sottocosto per attirare i clienti (i cosiddetti prodotti “civetta”), perché sanno che comunque finiremo per acquistare anche tutto il resto. Ottime anche le offerte promozionali e i kit a prezzo fisso.
Altro consiglio spassionato, aspettiamo i professori: per le cose più tecniche (dal compasso ai dizionari), è meglio attendere indicazioni precise. Nell’ottica di evitare il “tutto e subito”, meglio anche rinviare gli acquisti per quanto possibile. Le scorte di quaderni e penne si possono anche comprare in un momento successivo, spendendo meno.
Infine – ma sappiamo tutti quanto sia difficile – cerchiamo di non seguire troppo le mode del momento. Sia perché passano, sia perché i nostri figli, magari, tra pochissimo si stancheranno.