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Quota 100: nel pubblico impiego già presentate quasi 11.000 domande

ROMA – Partenza sprint delle domande dei dipendenti pubblici per quota 100. Sono infatti ben 10.336 le domande presentate dagli statali per andare in pensione con il sistema 62+38 voluto dalla Lega. Si tratta dei primissimi dati elaborati dall’Inps in base alle richieste di uscita già ad agosto 2019, primo mese di avvio per la riforma nella Pa.

I numeri danno una fotografia importante: più della metà – il 55% – delle domande di pensionamenti arriva dagli enti locali (Comuni, Regioni, Province) con 5.694 richieste. Segue il comparto della sanità – paramedici, amministrativi e tecnici – con 2.023 richieste, che si sommano alle 321 di medici e veterinari. Buoni numeri anche per ministeri e agenzie fiscali (1612), mentre chiudono dirigenti, docenti e personale Ata della scuola con 240 domande.  In questo settore però il picco è atteso a settembre, quando inizierà l’anno scolastico 2019-2020.

Complessivamente, seguendo questa tendenza di quota 100 sul totale dei dipendenti statali che lasciano il mondo del lavoro, quasi otto su dieci (il 77%) provengono da enti pubblici e sanità.

Si porrà dunque il problema della sostituzione di questi lavoratori, in settori importanti per il sistema Paese. Il decretone prevede la possibilità di accellerare sulle assunzioni per tappare i ‘buchi’ della riforma, ma nei sindacati cresce l’apprensione. “I numeri ci dicono che a quelle previste dalla legge Fornero si sommano con quota 100 uscite tra i comparti della Pa dove il lavoro è più faticoso ma che paradossalmente sono proprio quelli che erogano servizi direttamente ai cittadini”, è l’allarme Fp Cgil, “ci vuole la proroga delle graduatorie degli idonei, la stabilizzazione dei precari e nuove assunzioni”. Da Parte della Uil Fpl si fa notare come la “Pa è già sotto organico di 253 mila persone e ci sono altri 400 mila dipendenti pronti ad andare in pensione, un’ emorragia accelerata, come già verificato solo nel mese corrente. Serve, con urgenza – spiega il sindacato – un piano straordinario di assunzioni perché lo sblocco del turn-over non è sufficiente: ospedali e uffici pubblici sono già in ginocchio”.

Dal punto di vista generale, per quota 100 i numeri di fine luglio parlano di 164.907 domande pervenute all’Inps, di cui oltre 60mila arrivate dai lavoratori dipendenti. In stragrande maggioranza gli uomini (121.888 contro 43.019 donne), mentre anagraficamente prevalgono i lavoratori tra i 63 e i 65 anni di età.

pensioni, quota 100, Statali

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