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Fiorentina: l’arbitro Massa protagonista negativo. E la difesa sbaglia troppo. Il Napoli vince (3-4). Pagelle

Boateng: capriola dopo il primo gol in viola, quello del provvisorio tre a tre

FIRENZE – Ha avuto lo scatto da campione, Franck Ribery, proprio negli ultimi spiccioli di partita. Lo hanno tirato giù per un braccio in area. Rigore tutta la vita. L’arbitro Massa non è andato nemmeno a rivedere l’azione al Var. Arbitro che aveva concesso un rigore inesistente, al Napoli, nel primo tempo. In entrambi i casi il signor Massa (e lo chiamo signore…) non è voluto andare a vedere il monitor. Ha sbagliato. Nettamente. E la Fiorentina ha perso. Certo anche per demerito suo, perchè subire tre gol in ripartenza, sbagliando gli interventi a tre quarti e in difesa, non è ammissibile. Quindi i viola, che hanno giocato complessivamente una partita più che accettabile, di entusiasmo, sul piano del calcio giocato, hanno commesso errori che non sono ammissibili. Però l’arbitro, dai, non può condannare così una squadra giovane e scoppiettante che avrebbe assolutamente meritato almeno il pareggio nella partita d’esordio. Contro un Napoli buono ma non irresistibile. Ho visto una Fiorentina aggressiva e pimpante per almeno i primo trenta minuti del primo tempo. Una Fiorentina che sbagliava poco. Poi, una volta in vantaggio su rigore con Pulgar (rigore giustissimo, che l’arbitro ha concesso dopo aver guardato e riguardato la moviola), sono arrivati i primi errori. Soprattutto negli appoggi a metà campo e, soprattutto in difesa. Il pareggio del Napoli è arrivato su un doppio errore della difesa: Milenkovic e Badelj sbagliano consentendo a Mertens di tirare. Dragowski non impeccabile. Quindi raddoppio azzurro su rigore: Mertens sbatte sulla gamba di Sottil che era in terra. Perchè Massa non ha rivisto l’azione, ma è ha puntato il dito sul dischetto a colpo sicuro? Batte Insigne e Napoli in vantaggio. Nella ripresa il pareggio di Milenkovic, eppoi altri due erroracci, di cui vi dò conto nella cronaca, che hanno regalato i gol a Callejon e ancora a Insigne. Nel mezzo il gol di Boateng, da tiratore consumato. Ma la frittata è stata fatta da tre uarti di campo in giù. La Fiorentina non ha difeso bene e questo deve insegnare a Montella che bisogna avere un’impostazione diversa. Serve un altro difensore centrale? Probabilmente sì. I ragazzi? Bene all’inizio, Venuti e Castrovilli, poi hanno sbagliato. Sottil? Il migliore. Vlahovic poco incisivo. Ribery? Ha giocato poco, è ancora fuori condizione, ma poteva risultare decisivo in un pareggio che la Fiorentina avrebbe strameritato. Credo che l’arbitro Massa debba essere fermato, almeno per qualche turno. Non cambia nulla, ma almeno ci sarebbe il riconoscimento ufficiale che ha sbagliato tanto. Diciamo davvero troppo. E un esame di coscinza, soprattutto per quanto riguarda la copertura difesiva, lo chiedo a Montella.

Rocco Commisso prima della partita

COMMISSO – Il prologo è tutto per lui, Rocco Commisso, voglioso come non mai d’immergersi nella passione del Franchi: prima con un giro di campo e lunga sosta sotto la curva Fiesole, dove viene omaggiato da gente quasi in delirio, che solo quattro mesi fa – ultima di campionato e dell’era Della Valle – era invelenita contro la proprietà. Poi passerella davanti alla tribuna d’onore e foto con la bandiera Usa, per celebrare anche il Paese dove ha fatto quella fortuna che gli ha permesso di tornare in Italia a investire, ma anche, diciamolo, per divertirsi. Quindi bandierone a metà campo con la scritta: Questa è Firenze. Slogan vergato anche sulle bandierine bianche e viola distribuite agli spettatori. Uno slogan, vorrei ricordarlo, usato anche dal rieletto sindaco, Dario Nardella, in campagna elettorale. Ma va bene, tanto si è già votato. E può essere interpretata, quella scritta, come simbolo di fiorentinità.

RIBERY – FR7, ossia Franck Ribery, si accomoda in panchina. Ma subito si alza per abbracciare Carlo Ancelotti che gli passa davanti prima di andare ad accomodarsi nella sua postazione. I due non si erano lasciati bene, a Monaco, dopo l’esonero di Carletto dal Bayern, ma ora ogni rancore è dimenticato. Giusto così naturalmente. Ribery si riesiede e aspetta. Perchè Montella ha scelto tre ragazzi per la formazione iniziale: Venuti, Castrovilli, Sottil e, là davanti, Vlahovic. Come avevo auspicato. Fiorentina subito aggressiva, Napoli un po’ in affanno.

Pulgar esulta dopo il gol su rigore

PULGAR – La Fiorentina insiste, la difesa azzurra va in confusione. Al 6′ Zielinski tocca con il braccio in area in un contrasto con Castrovilli. L’azione prosegue, ma i viola protestano. Interviene il Var. Massa ferma il gioco: poi decide di andare a vedere personalmente al monitor. Qualche istante, con i giocatori tenuti lontani dagli assistenti. Massa torna in canpo e disegna la moviola: rigore. Ha interpretato le nuove disposizioni: il fallo di mano, in area, ora è sempre rigore, salvo eccezioni da casistica. Protestano i napoletani, ma l’arbitro è irremovibile. Sul dischetto va Pulgar: Meret a sinistra e pallone a destra. Fiorentina in vantaggio. Esplode il Franchi. Ed esplode di gioia anche Commisso, ovviamente.

Chiesa in una discesa contro il Napoli: deve trovare lo specchio della porta

SOTTIL – I viola insistono e il Napoli cerca di raccapezzarsi. Al 16′ Pulgar commette un errore da fucilazione: si libera del pallone all’indietro verso Dragowski, ma mette in azione Mertens. Fortuna che il portiere è in vantaggio e riesce a rinviare alla disperata. Anche Lirola e Milenkovic pasticciano un po’. Montella va su tutte le furie. La Fioretina si ricompatta e riparte. Al 19′ Alla stende Sottil a tre quarti. Cartellino giallo. Punizione di Badelj: lncio per Milenkovic che svetta di testa, ma la manda fuori. Sottil, Pulgar e Castrovilli presidiano alla grande la metà campo, istruiti, da dietro, da un Badelj perfettamente a suo agio nella veste di direttore d’orchestra. Ma è Sottil quello che sembra più incisivo e irresistibile per il Napoli: tanto che al 24′ un altro azzurro lo deve buttar giù brutalmente. E’ Mario Rui: giallo giustissimo. Al 28′ episodio da nuovo regolamento: il pallone bate addosso all’arbitro quasi al limite dell’area viola. L’International board ha stabilito che in questi casi il gioco non prosegua, ma la palla sia affidata a chi difende.

MERTENS – Al 30′ occasione per il Napoli: pallone a Koulibaly, in area viola, direttamente da calcio d’angolo: il tiro è alto. Kouli protesta: dice che c’è stata deviazione. No, ha calciato male lui. Al 32′, su azione nata da un bello spunto di Venuti(complimenti, sta giocando proprio bene), Chiesa parte a razzo e fa paura. La difesa azzurra recupera, ma qualche istante dopo è di nuovo Federico a portata di tiro quasi dal limite: pallone alto di una trentina di centimetri, almeno a occhio. Non basta: al 35′ incursione di Castrovilli da sinistra, ma il cross al centro è basso e Meret para senza troppi problemi. Il Napoli ha una grande organizzazione di gioco. E riparte sfruttando ingenuità grossolane della difesa viola. Al 36′ Milenkovic perde un rimpallo e Badelj si fa aggirare da Mertens che con il destro infila un Dragowski francamente non impeccabile nell’intervento.

RIGORE – Fiorentina improvvisamente in tranche. Succede alle squadre molto giovani. Il Napoli insiste e va in vantaggio: ingiustamente. Perchè al 42′ Mertens va giù in area dopo essere inciampato sulla gamba di Castrovilli che era in terra. Massa non ha dubbi e concede il rigore. Incredibile! Questo non era rigore. Perchè l’arbitro non ha chiesto l’intervento del Var? Se loavesse fatto, e magari fosse andato al monitor si sarebbe reso conto che Mertens non è stato sgambettato, ma ha sbattuto sulla gamba del giocatore in terra. Castrovilli ha anche cercato di ritrarre la gamba. No, Massa ha proprio sbagliato. Su questo sono pronto a sostenere qualsiasi confronto, dibattito, simposio, o quel che volete. Anche direttamente con Nicchi: mi deve spiegare con quale criterio si concede un rigore simile. Fatto sta che Insigne va sul pallone, spiazza Dragowski con una finta e il Napoli, immeritatamente, chiude il primo tempo sull’1-2. Vorrei far notare che, per oltre mezz’ora, la Fiorentina ha tenuto il pallino, arrivando a sfiorare ripetutamente il raddoppio.

MILENKOVIC – Al rientro delle squadre in campo – dopo che l’episodio del rigore è stato visto e rivisto al rallentatore – dalla Fiesole si alza il grido: «Come la Juve, siete come la Juve». E salve di fischi per Massa. Partita condizionata dall’errore dell’arbitro? Direi proprio di sì. La Fiorentina rientra con piglio aggressivo. Dopo nemmeno sessanta secondi, Zielinski butta giù Chiesa. Ci starebbe il rosso, visto che era già stato ammonito. Niente. Massa, l’ineffabile, fa proseguire. Qualche istante è ancora l’arbitro a salvare il Napoli: il pallone gli sbatte addoso al limite e i napoletani chiedono la nuova regola. Pallone a loro. Ma non gli porta bene: Chiesa sale in cattedra e semina il panico con un paio di grandi ripartenze. Sulla seconda Sottil tira in porta. Palla deviata. E’ il 7. Angolo di Pulgar, Milenkovic svetta su tutti e la mette dentro. E’ 2-2. Scatta in piedi la panchina viola: Ribery è il primo a saltare.

BOATENG – Ma l’entusiasmo per il pari dura poco. Sottil e Lirola perdono ingenuamente (ancora…) un altro pallone a metà campo, Insigne cambia gioco per l’accorrente Callejon che, in diangonale, infila di nuovo Dragowski. E’ l’11’. Brutto errore, ma non è il momento di mollare. Montella toglie Vlahovic, che comunque esce fra gli applausi, e manda in campo Boateng. Che subito colpisce da tre quarti costringendo Merete a una difficile parata in tuffo. Tutto questo mentre va a scaldarsi Ribery. Al 18′ Dragowski devia su Zielinski. Ed è la riscossa: Chiesa e Sottil favoriscono una grande ripartenza. Pallone sui piedi di Boateng appena fuori area: Kevin Prince indovina il palo alla sinistra di Meret. E’ il tre a tre. Siamo al 20′. Il Boa fa la capriola e Melissa Satta, in tribuna, esulta.

INSIGNE – Purtroppo la difesa della Fiorentina fa acqua: sembra un colabrodo stasera. Basta perdere un pallone a metà campo e il Napoli ti castiga. Succede, ed è la quarta volta, al 22′. Contropiede magistrale e Insigne fa 3-4, quasi a porta vuota, servito da Callejon. Ancelotti si blinda: sostituisce Mario Rui con Elmas. Mentre Montella replica, togliendo Badelj per Benassi. Il Napoli ha paura e ricorre a tutti i trucchi per perdere tempo: Mertens si butta in terra, i viola continuano a giocare.

SCANDALO – Arriva il momento atteso: fuori Sottil e in campo Ribery. Ovazione. Chiesa si sposta a destra. C’è tempo per provarci a raggiungere il fantasmagorico 4-4, ma la difesa viola (stavolta è Milenkovic) sbaglia ancora e rischia di subire ancora. Con Chiesa, Boateng e Ribery si può sperare di segnare un altro gol. Ma importante è non subirne più. Ribery va via con un paio di finte: Ancelotti s’impressiona e si copre, levando Mertens e inserendo Hysaj. FR7 gli fa paura. La Fiorentina attacca. l 43′ Pezzella ha un pallone propizio in rea azzurra: lo spreca. A due minuti dalla fine, il Napoli è rintanato nella sua tre quarti. Scandaloso in pieno recupero: Ribery viene scaraventato in terra dentro l’area. Trascinato giù per un braccio. Rigore netto. Si arrabbia FR7. E anche Montella: che viene ammonito. Massa non vuole andare a rivedere l’azione al monitor. Lo stesso Rocco Commisso scatta in piedi e grida. Niente da fare. Finisce così. La Fiorentina, bisogna ammetterlo, ha sbagliato molto, ma non meritava di perderla, questa partita.

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Sandro Bennucci

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