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Tav Torino – Lione: la Francia ha già inaugurato una galleria di 9 km., in Italia ancora discussioni

Lo scavo dei primi 9 km del tunnel di base della ferrovia Torino-Lione e’ terminato: la fresa Federica ha abbattuto l’ultima parete di roccia e ha completato il primo tratto della grande infrastruttura europea. La talpa che, partita da Saint-Martin-la-Porte nell’estate 2016, ha scavato la prima parte della galleria sud del tunnel di 57,5km, è arrivata nella grande camera ai piedi della discenderia di La Praz (una galleria di 2.480 m, completata nel 2009, che avevo visitato personalmente quando ero prefetto di Torino), dove Federica verra’ smontata.

E’ una tappa importante nella storia della Torino-Lione, che ho vissuto personalmente con tante riunioni con i sindaci e contrapposizioni con i centri sociali e una frangia dei No tav, che si opponevano e si oppongono con la forza all’opera. Quando, proprio nel periodo 2009 – 2010, si trattò di fare i sondaggi necessari per la galleria di parte italiana.

La galleria appena inaugurata da parte francese, da sempre più avanti di noi nell’organizzazione e nell’esecuzione dei lavori, costituisce il primo tratto del tunnel in cui passeranno i treni passeggeri e merci in direzione Francia, a partire dal 2030. Ricordo ancora che in occasione di una delle visite a Torino, intorno al 2010, il Presidente Napolitano espresse l’auspicio di vedere la prima corsa del treno. Auguri di lunga vita.

La cerimonia di caduta del diaframma si e’ svolta alla presenza di Philippe Chantraine rappresentante della DG Move della Commissione europea, del neoministro dei trasporti francese Jean-Baptiste Djebbari, con la partecipazione di autorevoli esponenti istituzionali nazionali e locali dei due Paesi. Senza nessun rappresentante del governo italiano, che ha preferito disertare la cerimonia, viste le diatribe interne ancora esistenti nella nuova maggioranza giallorossa.

A fare gli onori di casa Hubert du Mesnil e Mario Virano, rispettivamente Presidente e Direttore Generale di TELT-Tunnel Euralpin Lyon Turin, il promotore pubblico bi-nazionale incaricato della realizzazione della gestione della sezione transfrontaliera della linea, partecipato al 50% dallo Stato Francese e da GruppoFerrovie dello Stato Italiane. Con entrambi ho avuto il piacere di collaborare quando era in funzione l’Osservatorio specifico per il Tav presso la Prefettura di Torino.

A dare il via allo scavo della fresa era stato, il 22 luglio 2016, l’allora Primo Ministro francese, Manuel Valls, alla presenza dell’allora Coordinatore europeo del Corridoio Mediterraneo Jan Laurens Brinkhorst. In soli tre anni lo scavo è stato realizzato, ma adesso i lavori vanno avanti anche da parte italiana, seppur ancora non interessano il tunnel di base.

Sembra che adesso il Governo, a meno di ripensamenti sempre possibili, considerata la volubilità dei grillini, abbia la volontà di andare avanti in modo spedito. Almeno così ha detto il Conte prima maniera, presidente del governo gialloverde, adesso nella versione bis non sembra si sia espresso nuovamente in tal senso. Vedremo come girerà il vento in futuro, indirizzando la banderuola dove spira più forte.

A proposito, una precisazione opportuna, viste le molteplici indicazioni dei mass media, noi compresi, lo riconosco, non è corretto dire la Tav al femminile, perché si tratta di un treno, il Treno Alta Velocità, appunto,  il Tav.

Francia-Italia, Tav, torino-Lione


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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