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Grande Fiorentina: batte il Milan (1-3) e vola. Ribery e Badelj trascinatori. Pagelle (Foto)

Ribery: gol e prestazione fantastica anche a San Siro

MILANO – Vola, la Fiorentina. Domina e vince a San Siro, rifilando al Milan l’ennesima sconfitta. Trascinata da Ribery, rimasto in campo fino all’89’, ma anche da un Badelj davvero straordinario e da Chiesa (consolato per il rigore sbagliato sullo 0-2) la Viola passa, nel giro di una settimana, dai bassifondi della classifica a una zona abbastanza prossima all’Europa. Seconda vittoria consecutiva, ma soprattutto grande prestazione. Schiantato nettamente un Milan contestato duramente in tutti i ranghi: società, allenatore, giocatori. Montella dà la mano a Marco Giampaolo, che cerca di guadagnare il tunnel di San Siro, e corre per il campo come quando era l’Aeroplanino e faceva gol. Merita questa soddisfazione perchè ha indovinato la partita: ha mandato in campo una Fiorentina mai in difficoltà. Pronta a contenere le sfuriate del Milan e a colpirlo.dolorosamente, con le geniali ripartenze di Ribery, un fenomeno davvero, e Chiesa. A Federico era stata offerta l’occasione di andare nel tabellino dei marcatori: l’ha sciupata facendosi parare da Donnarumma il rigore (il secondo per i villa e smpre provocato dal povero ex empolese Bennacer) concesso su Castrovilli. Che invece nel tabellino dei marcatori ci è entrato di forza: con il suo primo gol in serie A, nella ripresa. In realtà era riuscito a far breccia anche nel primo tempo, ma Giacomelli gliel’aveva tolto per presunto fuorigioco di Chiesa. Aggiungo che è stata (quasi) impeccabile la difesa. Dragowski bravissimo, nel primo tempo, sullo zero a uno, a deviare in angolo una sventola di Suso. Quindi grande Pezzella, gigantesco su Piatek. Così come Milenkovic, lottatore indietro e capace di buttare palloni in avanti. Utilissimi Caceres e Dalbert. Pulgar? Infallibile dal dischetto, portando in vantaggio la Fiorentina dopo la gran giocata di Ribery che non ha segnato ma ha messo in condizione Chiesa di farsi travolgere da Bennacer guadagnando il penalty. Brava Fiorentina! Ora avanti tutta. A cominciare dal mezzogiorno di fuoco con l’Udinese, domenica 6 ottobre. Continuando a correre verso l’alta classifica.

Chiesa: ha sbagliato il rigore ma è stato protagonista di una buonissima partita

MONTELLA – Circa 650, i tifosi della Fiorentina nel catino di San Siro, popolato da oltre 50 mila spettatori. Vincenzo Montella, dopo una valutazione protrattasi fino a poche ore prima della partita, ha deciso di schierare la formazione tipo delle ultime tre partite, confermando anche Badelj. Quindi Benassi in panchina, accanto a Vlahovic, anche lui candidato a subentrare. Neanche Giampaolo ha cambiato, nonostante la bruciante sconfitta nel finale, a Torino contro i granata. Fiorentina in maglia verde, in omaggio ai calcianti del quartiere di San Giovanni. Il Milan pressa subito, ma la squadra di Montella non si fa schiacciare e riparte. Chiesa viene murato al momento del tiro (5′), poi Ribery taglia la difesa rossonera con uno scatto da ragazzino, ma viene anticipato da Romagnoli al momento del tiro. All’8′ ripartenza viola con Ribery e Chiesa. Federico è tamponato da Hernandez: punizione. Niente tiro diretto: pallone a Pulgar, devazione in angolo. Ma è questione di poche decine di secondi e Chiesa è di nuovo davanti a Donnarumma, costretto a una prodezza per salvare la porta.

Pulgar, autore del primo gol, su rigore, a San Siro. Il terzo in viola, il sedicesimo in A

PULGAR – Ma la Fiorentina è dirompente. Ripartenza viola per un errore di Calhanoglu: Ribery ruba la palla, scappa come un gatto verso l’area milanista, dribbla due difensori tira e Donnarumma respinge ancora. Sul pallone si avventa Chiesa messo giù da Bennacer. Rigore. Indiscutibile. Batte Pulgar: il suo tiro, implacabile come una sentenza, s’infila con precisione millimetrica nell’angolo basso alla sinistra di Donnarumma. Terzo gol di Pulgar in viola, il sedicesimo in serie A. E’ il 14′: Fiorentina in vantaggio a San Siro. E fatemelo dire: assai meritatamente. Fiorentina ben organizzata dietro e magistrale nelle ripartenze, grazie a Chiesa e a un Ribery capace di sorprendere e sbilanciare chiunque provi a controllarlo. Un Ribery tale e quale a quello che, per tanti anni, ha impressionato l’Europa e il mondo con le maglie del Bayern e della nazionale di Francia.

La gioia di Castrovilli: a San Siro ha segnato il primo gol in serie A

CASTROVILLI I – Giampaolo sembra colpito da un ceffone in pieno viso, ma prova a riorganizzare i suoi. Che attaccano. Trovandosi di fronte anche un Dragowski prontissimo: come al 23′ su conclusione, di sinistro, da lontano, di Suso. Parata volante, da campione, che vale come un gol segnato. Non basta: Badelj e Pulgar funzionano a metà campo, stasera non sembrano l’uno il doppione dell’altro. Montella deve aver dato disposizioni, finora pienamente rispettate. Fiorentina attenta e pronta a colpire ancora. Succede al 27′: ancora una bellissima azione di Ribery, con apertura per Chiesa. Traversone di Federico per Castrovilli che colpisce al volo e manda il pallone a rimbalzare sotto la traversa e quindi in porta, di potenza. Ma Giacomelli annulla: Chiesa sarebbe stato in fuorigioco. Peccato: sarebbe stato il primo gol di Gaetano Castrovilli in serie A.

Franck Ribery: applaudito da tutto lo stadio di San Siro

BADELJ – Il Milan spinge. Calhanoglu vuol farsi perdonare l’errore che ha provocato la ripartenza e il vantaggio della Fiorentina. Con lui dialogano Calabria e Suso. La difesa della Fiorentina non si lascia sorprendere. Milenkovic, impegnato nel duello corpo a corpo con Leao, interviene con durezza su Bennacer e si prende il giallo. Però è tutta la Fiorentina che si muove come un orologio che funziona. Badelj sale in cattedra come non gli era ancora riuscito in questa nuova avventura. E’ uno dei migliori in campo.Pulgar o asseconda bene. Ribery e Chiesa, sfruttando il vecchio contropiede, scattano e arrivano in zona tiro a ripetizione. Donnarumma suda freddo. La Fiorentina vince quasi tutti i duelli nel finale di primo tempo. Un solo minuto di recupero. E i rossoneri vanno negli spogliatoi accompagnati dai fischi dei cinquantamila tifosi milanisti delusi.

MUSACCHIO – Al ritorno in campo, Giampaolo cambia: fuori Kessie e in campo Krunic, ex Empoli, che debutta in rossonero. Però è sempre la Fiorentina a far paura con Ribery, incubo dei difensori rossoneri. Che non sanno come bloccare quest’omino imprendibile e rapidissimo. Poi può capitare anche al prode Franck di sbagliare un intervento che permette al Milan di ripartire con Piatek, fin qui annullato da Pezzella. Che stavolta, invece, lo mette giù. E si prende il giallo. Così come succede a Musacchio, poco dopo, che falcia nettamente Ribery. Giacomelli estrae il giallo. Ma il calcione di Musacchio non sfugge al Var che invita l’arbitro a rivederlo al monitor. Giacomelli prende tempo, quindi rientra, disegna la moviola e tira fuori il cartellino rosso. Musacchio espulso. Milan in dieci. San Siro fischia la decisione, ma io sono francamente preoccupato per la gamba di Ribery, con la faccia contratta per il dolore- Ma naturalmente non si arrende, stringe i denti e ricomincia a giocare. Mentre Giampaolo toglie Piatek, fa esordire Duarte, un difensore, e si trincera in un inedito 4-4-1, con il solo Leao rimasto davanti.

CASTROVILLI II – Fiorentina aggressiva. Pulgar va al tiro (13′): botta secca da fuori area. Risposta di Donnarumma con deviazione in angolo. Danno l’impressione di essere padroni del campo, i viola. E infatti raddoppiano al 20′. Segna Castrovilli: e questa volta è gol buono. Il suo primo in A. L’azione: bravo Milenkovic a recuperare palla a metà campo, servito Chiesa il cui cross viene toccato appena da Donnarumma che anticipa Ribery ma deve arrendersi a Castrovilli. Che segna e va ad abbracciare i compagni della panchina.

CHIESA – E si profila il kappao per il Milan. Pochi istanti dopo (24′) Bennacer, di nuovo lui, provoca il suo secondo rigore della partita. Stende Castrovilli in area. Si dispera, mentre a San Siro esplode la contestazione: contro i rossoneri, contro Giampaolo, contro la società. Tira Pulgar, lo specialista? No, tocca a Federico Chiesa. C’è chi storce il naso, anche qui, in tribuna stampa. Federico va sul dischetto, mira alla destra di Donnarumma: che intuisce e respinge a mani aperte. Mentre Chiesa, le mani, se le mette fra i capelli. A quanto pare avevano deciso un po’ tutti di farlo partecipare alla festa del gol, ma non gli è andata bene. Chissà che cosa gli dirà babbo Enrico… Peccato per l’occasione sprecata, pazienza.

RIBERY – Tanto la Fiorentia va avanti tipo rullo compressore. Proprio Chiesa si fa perdonare poco dopo. Esattamente al 33′, imbeccato da Dalbert, fa il vuoto a destra, mette ilmpallone al centro per Ribery, che controlla, scatta, entra in area, mette praticamente a sedere due difensori e infila Donnarumma con pallone basso e imprendibile vicino al palo destro. Ecco il terzo gol Franck viene festeggiato dai compagni e, sportivamente, applaudito da tutto San Siro. Chapeau, monsieur Ribery!

LEAO – Montella richiama Castrovilli e manda dentro Benassi. Appare schiantato il Milan, ma c’è ancora qualcuno che non vuole arrendersi. E’ Leao, il giovane portoghese, che al 35′ improvvisa uno show tutto personale, dribblando mezza difesa della Fiorentina e infilando con un diagonale basso l’incolpevole Dragowski. Uno a tre. Però cambia poco. Tanto che Montella prende una decisione ardita: Ribery continua a giocare, mentre esce Chiesa, sostituito da Boateng. Mentre fra irossoneri esce Suso ed entra Castillejo. Quindi altre due ammonizioni fra i viola: Benassi e Lirola. Colpevole, quest’ultimo, di aver buttato giù al limite dell’area il di nuovo scatenato Leao. A un minito dal termine ecco la standing ovation per Ribery. Di nuovo applaudito. Al suo posto debutta Ghezzal, arrivato a fine mercato in prestito dal Leicester. Anche lui partecipa alla festa. Cinque minuti di recupero. Però non cmabia nulla. E’ trionfo viola.

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Sandro Bennucci

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