Capodanno: in Nuova Zelanda e Australia è già 2020. Sidney: festa criticata per emergenza incendi
SIDNEY (AUSTRALIA) – Prima la Nuova Zelanda, poi l’Australia. Per effetto dei fusi orari, in acuni paesi del mondo il 2020 è già cominciato. I cittadini di Auckland, in Nuov Zelanda, sono stati i primi a festeggiare l’arrivo del nuovo anno. Luci e suoni calorosi arrivano quando in Europa non è neanche ora di pranzo dell’ultimo giorno dell’anno, e ci si prepara ancora al cenone della notte di san Silvestro. Poi è toccato agli australiani. A Sydney, tuttavia, festa a metà per l’emergenza incendi. Bottiglie di champagne, dunque, accompagnate dalla polemica inedita. Il sindaco di Sydney, Clover Moore, ha difeso la decisione di andare avanti con il piano per i fuochi d’artificio di Capodanno, nonostante alcune regioni del Paese siano strette nella morsa degli incendi provocati da alte temperature e mesi di siccità. Per i suoi detrattori, in questo modo si manda un messaggio sbagliato nel pieno dell’emergenza roghi.