Migranti: altri 11 morti, 8 bambini, al largo della Turchia, dove non operano le navi Ong
ROMA – Dal sito Sportello dei Diritti traiamo il riassunto di due vicende dolorose che hanno colpito naufraghi, migranti, che attraversavano un tratto di mare non considerato né dal velivolo di perlustrazione Moonbird, né dalla tante navi di soccorso Ong che incrociano solo davanti alla Libia, per condurre migranti in presunto pericolo in Italia. Uno strano modo di concepire l’azione di soccorso, volta soprattutto a denigrare la Libia e quella che le ong chiamano con disprezzo la cosiddetta Guardia Costiera Libica, e per affollare di migranti l’Italia, nel presupposto che noi possiamo ospitare l’intera Africa.
Dunque in questo fine settimana di gennaio, il Mediterraneo orientale è stato teatro di due affondamenti di barche che trasportavano migranti. La prima nave si è capovolta al largo della costa turca. Bilancio: almeno 11 morti, di cui 8 bambini. Poche ore prima, un’altra barca, che trasportava una cinquantina di persone, stava affondando al largo della costa greca. Dodici corpi senza vita sono stati recuperati. L’intervento della guardia costiera ha salvato circa 20 persone, che sono state trasportate all’ospedale di Préveza. La loro destinazione era l’Italia, per poi proseguire per la Francia. Non una parola dai solerti sostenitori delle Ong, questi forse sono considerati morti e naufraghi di serie B.