Coronavirus: i morti salgono a 17. Ma ci sono 45 guarigioni. Riapre il Duomo di Milano
ROMA – Le guarigioni stanno aumentando, fa sapere il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli. Il quale aggiorna, però, anche il dato dei deceduti: in Lombardia sono morte altre tre persone. Si tratta di tre ultra ottantenni, due di 88 anni e una di 82, che avevano un quadro clinico delicato e importante. Il totale delle vittime sale quindi a 17. Ma Borrelli insiste sulle guarigioni: il numero totale dei guariti in Lombardia è di 40, i guariti erano già registrati 2 in Sicilia e 3 nel Lazio, quindi il totale dei guariti è di 45.
RIAPRE IL DUOMO DI MILANO – «Ho appena parlato con la Veneranda Fabbrica del Duomo che mi ha comunicato la volontà di riaprire ai turisti in maniera contingentata. Il Duomo è una chiesa particolare, viene riaperta gestendo gli ingressi, con i turisti che possono entrare in pochi alla volta, con ingressi scaglionati, con le biglietterie solo online». E’ quanto ha detto l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera. E riaprono le scuole nelle Marche dopo il braccio di ferro tra governo e Regione. Il Tar delle Marche – infatti – con decreto urgente del suo presidente, ha sospeso in via cautelare l’ordinanza con cui la Regione Marche aveva disposto la chiusura di scuole, musei, e inibito tutte le manifestazioni pubbliche di qualsiasi natura fino alle ore 24,00 del 4 marzo 2020 al fine di contrastare la diffusione del coronavirus.
Roma, inoltre, incassa anche la solidarietà e il sostegno da parte della Commissione europea, che definisce l’azione dell’Italia contro il virus immediata e risoluta. La commissaria Ue alla SaluteStella Kyriakides «è stata in Italia ieri per discutere con le autorità del punto della situazione sull’epidemia di coronavirus – spiega la portavoce della Commissione Vivian Loonela -. Nell’occasione ha espresso all’Italia la piena solidarietà della Commissione e ringraziato le autorità per l’azione immediata e risoluta per ridurre l’impatto dei focolai. Tutte questioni su cui si è già espressa pubblicamente a seguito degli incontri avuti con le autorità italiane sulla questione».