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Lagarde parla dello spread: esplodono rendimenti titoli stato italiani, crolla borsa Milano. Borghi (Lega) chiede le dimissioni

Christine Lagarde

ROMA – Questo era il primo vero test di Christine Lagarde, la presidente francese della Bce e l’ha fallito in pieno. L’ex direttore generale del Fondo monetario internazionale, che ha preso il posto di Mario Draghi alla presidenza della Banca centrale europea, ha tenuto giovedì pomeriggio la conferenza stampa più disastrosa che si ricordi negli oltre vent’anni di vita dell’istituto. Proprio quando l’Italia combatte una guerra drammatica contro la peggiore pandemia da oltre mezzo secolo, la presidente amica di Macron e della Merkel, con una frase infelice (voluta?) affonda i titolo di Stato del Paese più colpito dal virus e fa esplodere lo spread, arrivato a 262. La borsa di Milano chiude a – 16,62%.

Ecco le sue parole. «Non siamo qui per chiudere gli spread. Ci sono altri strumenti e altri attori per gestire queste questioni». Dopo queste parole i rendimenti dei titoli di Stato italiani sono esplosi dall’1,22% sulle scadenze decennali delle 14:42, prima che Lagarde iniziasse a rispondere alle domande dei giornalisti, fino a un picco dell’1,88% alla fine della sua performance. Un balzo colossale del costo del debito che rischia di costare molti miliardi ai contribuenti italiani, frutto di parole pronunciate proprio quando il Paese è messo in ginocchio da un’epidemia che, peraltro, si sta allargando a tutta Europa.

Molto negativi i commenti degli osservatori. Guntram Wolff, direttore (tedesco) di Bruegel, dice: «Come ha potuto dire una cosa del genere? La Bce non potrebbe mai farlo. Abbiamo appena fortemente aumentato il rischio che lo choc di Covid-19 generi una crisi dell’euro». È probabile che questo stesso pomeriggio la Bce faccia uscire una dichiarazione per «chiarificare» le parole di Lagarde. Ma un osservatore di mercato commenta: «Ormai è molto difficile rimettere il genio dentro la lampada».

Non si fanno attendere i commenti dall’Italia, ma tacciono il governo di Giuseppi e Giggino e Zingaretti e il Pd, succubi delle Autorità europee, in cambio di una benevolenza interessata che consenta loro di mantenere il potere in Italia.

Reagisce per primo il deputato della Lega, Claudio BorghI : «Dopo i commenti contro l’Italia della Lagarde, sul fatto che non spetta a loro chiudere spread, il minimo che si può chiedere sono le dimissioni immediate della signora». Per il presidente della Comissione Bilancio di Montecitorio la numero uno della Bce «non ha capito la situazione e non capire una situazionecome questa significa come minimo essere inadeguata per quel ruolo». Ma non occorreva questa conferma per provarlo, era evidente fin dall’inizio.

«Le parole irresponsabili del governatore della Bce, Christine Lagarde, hanno provocato un crollo senza precedenti per la borsa italiana, già in crisi profonda e un’impennatarecord dello spread». Così gli economisti della Lega Alberto Bagnai, Massimo Bitonci, Claudio Borghi, Claudio Durigon, Dario Galli, MassimoGaravaglia, Alberto Gusmeroli e Armando Siri. «Non capire che tipo di situazione stia vivendo uno Stato che, anche per proteggere il resto d’Europa, sta sopportando sforzi senza precedenti significa essere quanto meno inadeguati per un ruolo così delicato. L’Italia aveva bisogno di un aiuto e ha ricevuto uno schiaffo. Altro che “siamo tutti italiani” come ipocritamente detto ieri dalla presidente Von der Leyen. La verità sembra essere che l’Italia debba, come al solito, arrangiarsi da sola», concludono i leghisti.

Attacca anche il M5S: «La Bce ha completamente fallito l’analisi sull’impatto della crisi del Coronavirus sull’economia europea. Le misure annunciate oggi sono sconfortanti rispetto al blocco dell’economia di tutti i settori produttivi e alle necessità urgenti e straordinarie di spesa degli Stati membri, alle prese con la pandemia da Covid 19». Lo dichiara l’eurodeputato del M5S Piernicola Pedicini. «Di fronte a una catastrofe globale – continua Pedicini – Christine Lagarde tira fuori dal cilindro il solito schema dei tagli ai deposit rate e liquidità via Tltro. Concedere liquidità a fiumi alle banche, che possono salvarsi acquistando titoli di Stato, non porterà un centesimo all’economia reale che oggi è quella che ha più bisogno di liquidità. Vista la situazione di emergenza – aggiunge Pedicini – bisogna cambiare i Trattati europei e trasformare la Bce in una vera e propriabanca centrale, come quelle di tutto il resto del mondo».

‘Contro la presidente francese anche i sindacati: «Mentre l’Italia e l’Europa stanno affrontando, con l’emergenza Covid-19, la più grande sfida economica dal dopoguerra, la BCE guidata da Christine Lagarde pensa che l’unica cosa che si possa fare è dare pacche sulle spalle. Perché a questo equivalgono le misure annunciate»’. Lo afferma il segretario generale Ugl, Paolo Capone, che aggiunge: ‘«Ci aspettavamo il taglio del tasso di interesse e un programma di interventi che lanciasse il chiaro messaggio che la BCE era pronta a fare il necessario, senza limiti, a sostegno dell’economia in difficoltà. Evidentemente non ha imparato lalezione dopo gli errori commessi in Grecia. Per l’Italia questi sono impegni assolutamente insufficienti a sostenere lo sforzo economico del Paese e, di fatto, ci lascia in balia dei mercati, mettendo a rischio le nostre banche. Il Governo si faccia sentire e non sia inerte di fronte a tale umiliazione».

 

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Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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