Coronavirus, chi è il pioniere della teoria del lavaggio delle mani, essenziale per frenare la pandemia
Il doodle di Google del 20 marzo, a molti è sfuggito, era dedicato al dottor Ignaz Semmelweis, medico ungherese pioniere della teoria del lavaggio delle mani, una pratica quanto mai importante in questa fase dell’epidemia del coronavirus.
Nato nel 1818, iniziò il suo tirocinio come capo degli specializzandi della più grande clinica ostetrica di Vienna. Nel 1847 scoprì che la febbre puerperale, a quel tempo responsabile della morte di molte donne che partorivano in ospedale, era causata da una infezione della stessa natura di quella che uccideva i chirurghi che si ferivano accidentalmente nel corso di esami su cadaveri o mentre effettuavano interventi su pazienti infetti. In sostanza, le mani non pulite bene o disinfettate, erano il veicolo della malattia.
Per scongiurare altri decessi, propose allora di usare una soluzione di cloro per disinfettare le mani di studenti e professori e in un solo anno riuscì a ridurre le morti del 90%.
La sua scoperta fu inizialmente osteggiata ma nelle settimane della diffusione del coronavirus, il suo insegnamento appare quanto mai Importante, ripetutamente ricordato dalle autorità sanitarie e governative di tutto il mondo.
La scoperta suscitò infatti numerose invidie, in primis da parte del dottor Johann Klein, suo datore di lavoro, che non gli rinnovò il contratto. Un copione che si ripeté poi identico in Ungheria, all’ospedale di Pest. Osteggiato dalla comunità scientifica e contro questa scagliatosi con veemenza, finì per perdere la ragione ed essere ricoverato in un manicomio, dove morì il 13 agosto 1865. Le sue teorie sarebbero state validate soltanto qualche anno più tardi, quando su impulso di figure come Louis Pasteur e Robert Koch nacque la microbiologia moderna. A lui è oggi intitolata la ex Reale Università ungherese di Scienza di Budapest.
Oggi Semmelweis è ampiamente ricordato come il padre del controllo delle infezioni, noto per aver rivoluzionato non soltanto l’ostetricia, ma tutto il campo medico, informando generazioni successive alla sua che lavare le mani è uno dei modi più efficaci per prevenire la diffusione delle malattie, essenziale per combattere l’emergenza coronavirus.