Coronavirus: nuova ordinanza di Rossi sul lavoro in Toscana (in polemica con Conte)
FIRENZE – Nuova ordinanza del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, emessa oggi 3 maggio, alla vigilia dell’inizio
della fase 2 della lotta al Coronavirus. L’ordinanza è la numero 48, sostituisce la 38, per assicurare il lavoro in sicurezza. Riguarda
tutti gli ambienti lavorativi, esclusi quelli sanitari e i cantieri, compresi gli uffici pubblici e privati, i liberi professionisti e i lavoratori autonomi. Si parte dalle modalità per raggiungere il posto di lavoro, riepilogando le norme per il corretto uso dei mezzi pubblici (mascherina obbligatoria e guanti raccomandati) e promuovendo l’uso dei mezzi di trasporto individuali come biciclette e mezzi elettrici.
Anche sul posto di lavoro è obbligatorio l’uso della mascherina chirurgica. E’ consigliato il mantenimento della distanza interpersonale di 1,8 metri e, dove non sia possibile tenerla, l’uso di guanti, occhiali, tute, cuffie, camici e di tutti gli altri dispositivi di protezione individuale previsti dai decreti nazionali. A questo proposito il presidente Rossi ha aggiunto di aver fatto la sua
battaglia e che prende atto che il governo ha stabilito cose diverse. «Non voglio assolutamente penalizzare né le imprese né i cittadini della Toscana su una scelta che si riferisce a tutto il territorio nazionale. Resto tuttavia della convinzione che per tutelare la salute propria e degli altri sia meglio mantenere una distanza superiore, di almeno un metro e ottanta. Sulla distanza di un metro sarebbe più appropriato parlare di limite di vicinanza come tutti possono facilmente comprendere. Per questo ribadisco il mio invito a mantenere comunque un distanziamento di almeno 1,8 metri».
I datori di lavoro dovranno attrezzarsi per misurare la temperatura corporea dei dipendenti prima del loro ingresso al lavoro e dovranno assicurare la presenza di dispenser per favorire la frequente pulizia delle mani, così come la disinfezione degli ambienti almeno una volta al giorno e ad ogni cambio di turno, garantendo il maggior ricambio d’aria possibile. Gli adempimenti di sanificazione devono essere registrati su supporto cartaceo o informatico, certificandoli attraverso un’autodichiarazione.
Nelle mense aziendali deve essere garantita la distanza di almeno un metro, ma è consigliata quella di 1,8 metri. E’ necessario sanificare i tavoli dopo ogni singolo pasto. Per evitare assembramenti è consentito il consumo del pasto anche presso il proprio posto di lavoro.
Queste stesse disposizioni valgono anche per gli esercizi commerciali, per i quali se ne aggiungono altre. Si tratta della regolamentazione degli accessi secondo gli spazi disponibili. Se inferiori ai 40 metri quadrati è possibile accogliere un solo cliente alla volta. Per gli altri la distanza consigliata è di 1,8 metri. Quella minima è di 1 metro. Le stesse misure circa la distanza da mantenere e la sanificazione delle mani valgono anche per i mercati all’aperto.
Ove possibile devono essere posizionati pannelli di separazione tra gli addetti e gli utenti. All’ingresso devono essere posizionati dispenser per permettere la sanificazione delle mani, che è obbligatoria. L’ingresso è consentito solo a chi indossa la mascherina che copra bocca e naso. L’accesso è consentito ad una sola persona per nucleo familiare con l’eccezione dei bambini e dei non autosufficienti. I clienti devono provvedere alla pulizia preventiva dei carrelli o dei cestelli che utilizzano. Le stesse norme igieniche e quelle relative al numero delle prsone ammesse valgono anche per l’accesso agli uffici pubblici e privati e agli studi dei liberi professionisti.
I datori di lavoro hanno l’obbligo di redigere un protocollo di sicurezza anti contagio che dovrà essere compilato online entro il 6 m aggio sul sitohttps://servizi.toscana.it/pre