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Mattarella, i magistrati siano fedeli soltanto alla Costituzione (video)

ROMA . Nel corso della cerimonia commemorativa del 40° anniversario dell’uccisione di Nicola Giacumbi, Girolamo Minervini, Giudo Galli, Mario Amato e Gaetano Costa e del trentennale dell’omicidio di Rosario Livatino, il presidente Mattarella ha tirato le orecchie alla magistratura associata, riferendosi a quanto emerso nel caso Palamara.

«La documentazione raccolta dalla Procura della Repubblica di Perugia – la cui rilevanza va valutata nelle sedi proprie previste dalla legge – sembra presentare l’immagine di una Magistratura china su stessa, preoccupata di costruire consensi a uso interno, finalizzati all’attribuzione di incarichi. Quel che è apparso ulteriormente, dopo lo scandalo apertosi un anno fa all’interno del Csm, fornisce la percezione della vastità del fenomeno allora denunziato; e fa intravedere un’ampia diffusione della grave distorsione sviluppatasi intorno ai criteri e alle decisioni di vari adempimenti nel governo autonomo della Magistratura. Ho ritenuto, e ritengo, di avere il dovere di non pretendere di ampliare la sfera dei poteri costituzionali del presidente. Non esistono motivazioni contingenti che possano giustificare l’alterazione della attribuzione dei compiti operata dalla Costituzione: qualunque arbitrio compiuto in nome di presunte buone ragioni aprirebbe la strada ad altri arbitri, per cattive ragioni».

«La fedeltà alla Costituzione è l’unica fedeltà richiesta ai servitori dello Stato. L’unica fedeltà alla quale attenersi e sentirsi vincolati. Serve, ha proseguito Mattarella, il rispetto rigoroso delle regole della Costituzione. Si odono talvolta esortazioni, rivolte al Presidente della Repubblica, perché assuma questa o quell’altra iniziativa, senza riflettere sui limiti dei poteri assegnati dalla Carta ai diversi organi costituzionali. In questo modo si incoraggia una lettura della figura e delle funzioni del Presidente difforme da quanto previsto e indicato, con chiarezza, dalla Costituzione».

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Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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