Emendamenti Decreto Rilancio: sono già 40 le proposte di modifica presentate dai relatori
ROMA – Sono 40 le proposte di modifica contenute nella prima bozza del pacchetto di emendamenti al Dl Rilancio presentata dai relatori. Molte le misure rivolte alle famiglie più a rischio povertà, a partire da un bonus da 600 euro per ciascun mese di aprile e maggio 2020 per i caregiver familiari, passando per maggiori fondi ai patronati fino allo scorporo dell’assegno di mantenimento dal calcolo dell’Isee.
Si tratta di modifiche non ancora ufficiali, visto che non sono state depositaste in commissione Bilancio alla Camera dove è atteso, tra mercoledì e giovedì il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, in audizione sul testo.
Atteso invece per la stasera l’emendamento del Governo che dovrebbe inglobare nel dl Rilancio il decreto sulla Cig che permette a tutte le imprese, senza più ammortizzatori sociali, di anticipare le ulteriori 4 settimane di Cassa integrazione Covid e che proroga dal 15 luglio al 15 agosto 2020 i termini per la presentazione delle domande di regolarizzazione dei migranti e dal 30 giugno al 31 luglio 2020 quelli per la presentazione delle domande per il Reddito di emergenza.
Tra gli emendamenti proposti dunque il bonus per i caregiver familiari “teso a dare sollievo alle famiglie maggiormente esposte a rischio di impoverimento a causa della presenza di componenti con disabilità” ed è “compatibile con Rem e Rdc”, così come lo scorporo per il calcolo dell’Isee degli assegni di accompagnamento.
In arrivo 150 milioni di euro in più per i compensi spettanti per l’assistenza fiscale di Caf e professionisti, mentre per gli ultrasessantenni verrebbero previsti prestiti vitalizi ipotecari garantiti fino all’80% dallo Stato, con “garanzia a prima richiesta, incondizionata, irrevocabile”.
La bozza comprende anche il finanziamento dei centri di “riabilitazione per gli uomini autori di violenza e per il sostegno alle vittime di violenza domestica e di genere” e la proroga della sospensione dei protesti fino al 31 dicembre 2020, anziché al 31 agosto 2020 (come stabilito in sede di conversione del decreto Liquidità).
Per quanto riguarda la costituzione del cosiddetto Patrimonio Rilancio di CDP, circa il 4% delle risorse impiegate per il sostegno e il rilancio del sistema economico produttivo italiano andranno ad operazioni di mercato con fondi venture capital: si tratta quindi di 2 miliardi su 44 stanziati.
In arrivo inoltre il rinnovo per 12 anni delle concessioni per il commercio su aree pubbliche e i Comuni potranno assegnare, “su richiesta degli aventi titolo, in via prioritaria e in deroga ad ogni altro criterio, concessioni per posteggi liberi, vacanti o di nuova istituzione ove necessario, agli operatori, in regola con i requisiti prescritti, che sono rimasti esclusi dai procedimenti di selezione”.
Nella bozza viene anche inserita l’esenzione temporanea dal pagamento della tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (Tosap) e dal canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (Cosap), già prevista per le attività di ristorazione, anche per le manifestazioni culturali.
Tra i vari provvedimenti infine, rientra anche una modifica sui Piani individuali di risparmio (Pir) con la conferma del tetto massimo a 150mila euro per i finanziamenti in strumenti finanziari di Pmi quotate e non quotate senza tassazione delle plusvalenze, mentre salta la soglia di 30mila euro anno.