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Fiorentina trascinata da Ribery batte il Toro: 2-0. Ed è fuori pericolo. Ora il mercato. Pagelle

Christian Kouamè esulta dopo il gol viola: sembrava suo ma la Lega ha attribuito autorete a Lyanco (Foto Violachannel)

FIRENZE – C’è un gigante, Franck Ribery, dietro i due gol della Fiorentina: che battendo il Torino approda a 42 punti in classifica e lascia anche la zona della convalescenza. Vince di nuovo al Franchi, cosa che non succedeva dal 12 gennaio, contro la Spal.  E’ guarita e fuori pericolo, la Fiorentina. Grazie a Ribery che pesca benissimo Kouamè al 2′: il giovane attaccante, elegante e veloce come una gazzella, pesticcia un po’ ma la mette dentro, sia pure con la complicità di Lyanco, al quale verrà poi attribuita l’autorete. E ancora Ribery, al 30′ della ripresa, è protagonista di una ripartenza da campione del mondo, lancia in profondità Cutrone che infila Sirigu. Due a zero e tre punti per la Fiorentina: salvezza raggiunta. E si può cominciare a pensare al futuro anche se mancano quattro partite in questa coda di campionato a porte chiuse (Inter a Milano mercoledì, poi Roma all’Olimpico, Bologna al Franchi e Spal a Ferrara il 2 agosto). Ma lasciatemi elogiare questa Fiorentina che, dopo Lecce, ha saputo mettere sotto con autorità anche un Torino niente male, che non è impeccabile in difesa, ma possiede un decente impianto di gioco. Con un Belotti, là davanti, che arriva sempre vicino al gol. Contro la Fiorentina ha colpito il palo sullo zero a uno. Ed è stato sulla ripartenza di quell’azione che Ribery ha inventato il raddoppio per ilpiede di Cutrone. Intendiamoci: non è che i viola siano diventati, dopo l’avventuroso pari con il Verona, improvvisamente il Real Madrid. Diciamo che la cura Iachini ha funzionato, sia pure un po’ a scoppio ritardato. Beppe, subentrato a Montella, aveva il compito di salvare i viola. L’ha fatto. Ora va ringraziato di cuore. Mirando a nuove prospettive, soprattutto di classifica. Però, ripeto, la partita con il Torino ha suggellato un’impostazione che ha funzionato. Iachini, ancora una volta, ha sorpreso tutti lasciando fuori inizialmente Cutrone, ma hadimostrato di aver ragione. Kouamè ha spianato la strada e Cutrone, entrando nella ripresa, l’ha asfaltata. Entrambi grazie a un fenomenale Ribery, migliore in campo. E decisivo. Va trattenuto e vezzeggiato. Magari aggiungendo all’ingaggio un antifurto: o pagando due vigilantes. Così non gli rubano più in casa e lui resta a Firenze felice e contento.

Cutrone terzo gol consecutivo (Foto Violachannel)

KOUAME’ – Si sono salutati con grande cordialità Urbani Cairo e Joe Barone, prima della partita. Che abbiano parlato di Belotti? Molto probabile. La Fiorentina è pronta ad accettare offerte importanti per Chiesa (e anche per Milenkovic) pur di prendere la punta da 25-20 gol a stagione che è mancata molto negli ultimi anni. Si può fare? Belotti è corteggiato anche da Manchester Uniter e Inter. Vedremo. Intanto Cutrone resta in panchina e gioca Kouamè. Che entra in campo e segna. Salta come una gazzella, agile e sgusciante. Incredibile ma vero. E’ il 2′ di gioco: Ribery in verticale per Kouamè che supera Bremer, calcia male col sinistro ma batte Sirigu fuori porta. Forse c’è una deviazione di Lyanco, ma per me il gol è del giovane attaccante. Il primo in maglia viola. Anche i compagni la vedono così e lo seppelliscono di abbracci, nonostante il distanziamento coronavirus. Ma la Lega fa a modo suo: e assegna ufficialmente a Lyanco l’onta dell’autorete. Peccato: ma avrà tempo e modo per rifarsi, il buon Christian. Ed è ancora Lyanco protagonista su Ribery, poco dopo: fallo e cartellino giallo.

RIBERY – Fiorentina pimpante e aggressiva. Torino sopreso. Ma riparte all’8′ con Belotti che va avanti da solo per 30′ metri, lancia Zaza, ma Terracciano è pronto all’uscita e si accartoccia sul pallone prima che arrivi l’attaccante granata. Ma è solo un episodio. Devo dire che la Fiorentina tiene bene il pallino del gioco. Ghezzal e Pulgar funzionano, Castrovvili interviene spesso a dare una mano. Ma il faro è a tre quarti: Ribery. Imprendibile e guizzante comer avesse 25 anni. Lo vedi davanti eppoi a recuperare palloni al limite dell’area viola. Fantastico! E quando il Toro riparte è provvidenziale anche Terracciano a metterci una pezza: coe succede al 16′, quando il portiere esce benissimo anticipando Zaza lanciato. Molto bene Terracciano, Dragowski può continuare a curarsi la lombalgia. Al 20′ tiro di Chiesa che potrebbe avere anche miglior fortuna.

CHIESA – A proposito di Chiesa, sottolineo che impiegato sulla fascia destra, con licenza di svariare a tutto campo, risulta vivo e incisivo. A Iachini il merito di aver restituito a Federico il suo ruolo originario, quello che gli cucì addosso Paulo Sousa che lo lanciò in serie A e lo valorizzò. Toro pericoloso al 34′: traversone di Meitè per Aina che, in area viola, arriva in ritardo di testa e la manda fuori. La manovra viola è sempre sciolta: sembra che tutti cerchino Ribery. E Franck dispensa palloni e consigli in ugual misura: anche er Chiesa al 40′ che ci prova da fuori area. Velleitario: Sirigu blocca in tuffo. Tre minuti di recupero. Che si chiudono con un fallo su Kouamè: punizione di Pulgar deviata, ma nonc’è più tempo.

BELOTTI – In avvio di ripresa è ancora Ribery a suoare la carica: al 2′ libera bene sulla sinistra Kouamè che colpisce al volo ma la manda a qualche centimetro dal palo destro di Sirigu. Ci poteva stare il raddoppio. Ma la partita prosegue frizzante e piacevole. Il Toro ci mette del suo: all’8′ Belotti arriva sulla linea di Fondo, cerca di puntare Terracciano ma scivola e finisce fuori col pallone. Al 12′ Iachini richiama Kouamè. Che esce fra gli applausi dei compagni e dei dirigenti viola. Al suo posto Cutrone. Che al 14′ gioca un ottimo pallone a tre quarti, vede Sirigu fuori porta e tenta il gol da 35′ metri. Senza risultato, ma bella la giocata. Longo, allenatore granata, fa tre cambi: Verdi per Zaza, poi Millico per Berenguer e infine Edera per Lyanco. Iachini replica mandando in campo Duncan per Ghezzal e Venuti per Chiesa.

CUTRONE – Al 25′ bella apertura di Castrovilli per Cutone: Sirigu risponde deviando in angolo. Fiorentina tonica anche senza Ghezzal e Chiesa, che secondo me non sono andati male. Ho sentito commenti a voce alta di alcuni colleghi, in tribuna stampa, che preannunciano voto basso, tipo 5,5 in pagella. Per me sono entrambi abbondantemente da 6. Non sono stati brillnti come a Lecce, ma il loro compito lo hanno svolto con diligenza e impegno. Altro cambio nel Toro: fuori De Silvestri e in campo Ansaldi. Proprio Ansaldi, al 29′ sfodera un traversone millimetrico per la testa di Belotti che colpisce il palo alla sinistra di Terracciano. Caceres fermo. Ma non è il caso di fasciarsi la testa: la legge del calcio è impietosa: gol sbagliato e gol subito. Ribery parte benissimo da metà campo, semina chiunque provi a tallonarlo, lancia in profondità Cutrone che controlla molto bene e infila Sirigu. Due a zero al 30′. Quarto gol di Cutrone, terzo consecutivo dopo quello al Verona (il pari miracoloso al 96′) e il centro di Lecce. Evvai Patrick! Belotti cerca di imitare l’attaccante viola, ma arriva solo vicino. Buono comunque lo spunto del Gallo, che sorprende ancora chi dovrebbe marcarlo (Caceres dov’eri?). Vlahovic entra al posto di Ribery e sfiora il tre a zero. Cinque minuti di recupero. Il Toro non incorna. E la Fiorentina vince di nuovo al Franci: non succedeva dal 12 gennaio contro la Spal. E ora, come detto, avanti pensando alla stagione 2020-21. Che dovrà essere altra cosa rispetto alle ultime due. Vero Rocco?

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Sandro Bennucci

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