Meeting di Rimini: apre Mario Draghi (cosa non gradita a Conte)
RIMINI – Ieri è arrivato il messaggio del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, sull’Italia che resiste al Covid-19 e che (si spera) può ripartire. Oggi, 18 agosto, il Meeting di Rimini, storico appuntamento di Comunione e Liberazione, entra nel vivo, unauurato dall’ex presidente della Bce, Mario Draghi. Cosa probabilmente non gradita dal Premier, Giuseppe Conte, che teme di essere scalzato a Palazzo Chigi proprio da lui.
Sarà un meeting molto diverso dal solito: non potrà essere il tradizionale mega-incontro nei padiglioni della fiera riminese. Sarà un’edizione mista: ogni giorno ci saranno due iniziative al vicino Palacongressi (con al massimo 400 persone) mentre tutto il resto si potrà seguire online. Quello che non cambia è il marchio di fabbrica del Meeting: ragionare sulle questioni della vita, della politica, dell’economia e della religione senza slogan e mettendo a confronto opinioni diverse.
Il titolo di quest’anno, scelto nel 2019, è «Privi di meraviglia restiamo sordi al sublime». Ma il tema dominante sarà quello della ripartenza e del mondo che sarà in epoca post-Covid. Proprio per questo gli organizzatori hanno deciso di affidare l’inaugurazione di questa edizione speciale al Mario Draghi, a Rimini per discutere con il presidente della Fondazione Meeting per l’Amicizia fra i popoli, Bernhard Scholz.