Elezioni Toscana: Giani pensare subito a come sfruttare i soldi del Mes e del Recovery Fund. La replica di Ceccardi
FIRENZE – «E’il momento di pensare a come inserire quella che e’ la ripresa e lo sviluppo in un contesto di transizioni e per questo occorrono risorse e liquidita. Ceccardi e’ incerta nel dire come attivare certi finanziamenti. Noi dobbiamo prepararci subito a come sfruttare i soldi del Mes e del Recovery fund».
Lo ha detto il candidato del centrosinistra agovernatore della Toscana, Eugenio Giani intervenendo ad un convegno alla Camera di Commercio di Firenze. “Io sono per creare subito un tavolo sulle risorse da investire sull’innovazione – ha aggiunto Eugenio Giani -. Noi con una variazione di bilancio di 15giorni fa abbiamo stanziato 161 milioni di euro da qui al 31dicembre. Pensando a qualcosa di piu’ strutturale e questo si puo’fare con una concertazione fra pubblico e privato», ha concluso-
Immediata, nella stessa sede, la replica della sua competitor, Susanna Ceccardi: «Non spetta ad un governatore decidere di accettare il Recovery fund o il Mes o attivare tali soldi alla regione. Dal 22 di settembre vogliamo una task force che si occupi della progettazione dei fondi che arriveranno. Non c’e’ chiarezza ancora su questo, non sappiamo come debbano essere impostati i bandi. Presenteremo un emendamento anche in Parlamento per l’adeguamento del corridoio Tirrenico ma anche per la realizzazione della Darsena Europa. Ma puntiamo anche ad una interlocuzione con Rfi per l’elettrizzazione delle nostre reti ferroviarie e per eliminare le linee a binario unico. Ci si mette meno da Londra che andare dall’aeroporto di Firenze a Pisa. Le infrastrutture toscane da tanti anni promesse sono la vera sfida del prossimo mandato. Molte di esse sono gia’ finanziate. Realizzare anche solo queste opere porterebbe 110 mila posti di lavoro, un vero e proprio volano che dobbiamo prendere al volo e sfruttare. Dobbiamo seguire il modello Genova con il sindaco che e’ stato commissario e ha portato alla realizzazione di una grande opera. Qui abbiamo progetto meno virtuoso come quello del ponte di Albano Magra dove dopo cinque mesi non sono stati ancora portati via i detriti. Non ho cambiato idea sull’aeroporto di Firenze, la citta’ merita un aeroporto all’altezza, ma serve che Toscana aeroporti ed i privati presentino un progetto sostenibile per la messa in sicurezza» ha concluso Susanna Ceccardi.