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Italia: solo 0-0 in Polonia. Chiesa spreca un gol fatto. Pagelle. Risultati e classifica gruppo A

Lewandowski contrastato da Barella e Chiesa
EPA/Adam Warzawa POLAND OUT

DANZICA – E’ andata decisamente male, e lo scrivo ovviamente senza compiacimento nè acredine, la prima partita di Federico Chiesa da juventino in Nazionale. Il suo errore davanti alla porta polacca, all’11’ del primo tempo, ha condannato gli azzurri al pari in una partita che era assolutamente alla loro portata. Non è stato il solo, Chiesa, ad avere una brutta serata, ma sappiamo che il calcio è fatto di episodi e quella palla alzata sopra la traversa, da una posizione dov’era più facile metterla dentro che fuori, ha buttato all’aria i piani di Roberto Mancini. Che, a fine partita, non ha potuto fare a meno di prendersela per aver buttato via una vittoria possibilissima. E anche il gioco, va detto, non è stato quello a cui l’Italia del Mancio ci aveva abituati:  gli azzurri hanno attaccato senza essere quasi mai pericolosi. Semmai il ct dovrà spiegare perchè ha rinunciato a Immobile, ma intanto parliamo di questa partita. Anche la Polonia non ha impressionato. Il suo bomber di razza, Lewandowski, non è stato mai in partita: scomparso, e’ stato sostituito. E nemmeno Milik, artefice del gran rifiuto di venire alla Fiorentina, è stato all’altezza della sua fama e del suo prezioso ingaggio.

CHIESA – L’Italia ha tenuto maggiormente il pallone nel primo tempo, ma è stata disastrosa nelle conclusioni. La manovra azzurra si è sviluppata sulle corsie esterne, specie sulla sinistra, grazie a Pellegrini e Emerson. Stessa musica nella ripresa, quando la Polonia si è fatta più pericolosa. E’ quindi di diciotto partite, la serie utile di Mancini. Stavolta l’avversario era tosto, ma il rammarico per non aver centrato i tre punti di Nations League c’è tutto. La difesa era (quasi) quella titolare ed ha avuto con un Lewandowski non certo all’altezza della sua fama. A sua discolpa si può dire che non è stato mai ben servito dai compagni. Il collaudato centrocampo
azzurro (Barella, Jorginho, Verratti) con il doppio play, ha avuto il contributo di Pellegrini, molto abile a far da raccordo con l’attacco. In avanti, su Chiesa ho già detto: anche in Nazionale ha mostrato le lacune manifestate nella Fiorentina, ossia la difficoltà di metterla dentro. Parte bene da lontano, ma quando si tratta di battere a rete non c’è quasi mai. E, onestamente, è un peccato, perchè un giocatore delle sue potenzialità deve, e sottolineo deve, anche far gol.  Quanto a Belotti, si sono impegnati, generosamente, ma
anche lui non ha quasi mai tirato. Nella ripresa, Kean al posto di Chiesa si è dato molto da fare, ha portato vivacità all’attacco azzurro, nonostante non sia riuscito, nemmeno lui, a far centro.

PELLEGRINI – Gli azzurri si sono installati nella metà campo polacca, favorendo qualche pericoloso contropiede avversario. Un blando tentativo di Belotti non ha preoccupato Fabianski. Poi, all’11’, come detto, l’erroraccio di Chiesa. Quindi un colpo di testa di Jozwiak non ha sorpreso Donnarumma. Anche Pellegrini ha avuto una palla preziosa da destra, ma non e’ riuscito a tirare. Insomma sterile prevalenza azzurra nel primo tempo. L’Italia ha cominciato avanti anche nella ripresa, assediando l’avversario, ma i numerosi angoli non hanno fruttato nulla. Mancini ha invertito la posizione di Chiesa e Pellegrini. Emerson di testa ha mancato il bersaglio. Poi è entrato Kean al posto di Chiesa. Milik ha sostituito Klich. Locatelli ha preso il posto di Barella. Emerson è stato sbilanciato al momento del tiro. Sono entrati anche Berardi e Caputo. L’Italia ha cercato il gol nel finale, senza trovarlo. E’ stato invece Linetty a sfiorare il bersaglio (deviazione di Acerbi). Mercoledì, a Bergamo, arriverà l’Olanda (che ha pareggiato con la Bosnia) a Bergamo. Ma gli azzurri sanno bene che squadre arrendevoli ce ne sono poche. E si regolerà di conseguenza. Soprattutto, Mancini dovrà suggerire agli attaccanti azzurri il modo di far gol.

Tabellino

POLONIA (4-2-3-1): Fabianski 6; Kedziora 5,5,, Glik 6,5, Walukiewicz 6,5, Bereszynski 6 ; Krychowiak 5,5, Moder 6,5; Szymanski 5,5 (15′ st Grosicki 5,5), Klich 5,5 (25′ st Milik 5), Jozwiak 6 (37′ st Karbownik sv); Lewandowski 5,5 (37′ st Linetty 6,5). In panchina: Szczesny, Skorupski, Bochniewicz, Czerwinski, Goralski, Reca, Kadzior, Piatek. Allenatore: Brzeczek 6

ITALIA (4-3-3): Donnarumma 6; Florenzi 5, Bonucci 5,5, Acerbi 6,5, Emerson 6,5; Barella 6 (34′ st Locatelli 6), Jorginho 5, Verratti 5; Chiesa 4,5 (25′ st Kean 6,5), Belotti 6 (38′ st Caputo ), Pellegrini 6 (38′ st Berardi sv). In panchina: Sirigu, Cragno, D’Ambrosio, Chiellini, Spinazzola, Cristante, Sensi, Immobile. Allenatore: Mancini 5,5

ARBITRO: Sanchez (Spagna)

NOTE: buona cornice di pubblico (circa 9mila spettatori) nel rispetto delle norme previste per il contrasto del Covid-19

Ammoniti: Bereszynski, Kedziora, Belotti, Acerbi

Angoli: 5-9

Recupero: 0′; 3′

NATIONS LEAGUE/A. GIRONE ITALIA, IL QUADRO

GRUPPO 1

1^ GIORNATA

ITALIA – Bosnia 1-1
Olanda – Polonia 1-0

2^ GIORNATA

Bosnia – Polonia 1-2
Olanda – ITALIA 0-1

3^ GIORNATA

Bosnia – Olanda 0-0
Polonia – ITALIA 0-0

CLASSIFICA PT PG V N P GF GS

ITALIA 5 3 1 2 0 2 1

Olanda 4 3 1 1 1 1 1

Polonia 4 3 1 1 1 2 2

Bosnia 2 3 0 2 1 2 3

Prossime partite

4^ GIORNATA

Polonia – Bosnia 14/10
ITALIA – Olanda 14/10

5^ GIORNATA

Olanda – Bosnia 15/11
ITALIA – Polonia 15/11

6^ GIORNATA

Bosnia – ITALIA 18/11
Polonia – Olanda 18/11

chiesa, Classifica gruppo A, Italia, Lewandowski, mancini, Milik, Polonia


Sandro Bennucci

Direttore del Firenze Post Scrivi al Direttore

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