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Fiorentina: Milenkovic al 98′ evita la sconfitta col Genoa (1-1). Var: gol annullato a Bonaventura. Pagelle

Il tiro di Ribery finito alto nel primo tempo (Fotro Violachannel)

FIRENZE – Nikola Milenkovic salva la Fiorentina al 98′: il suo gol evita una sconfitta che sarebbe stata drammatica. Ma così non si può continuare: il rischio serie B, in queste condizioni, è fortissimo. A onor del vero, i viola avevano segnato a metà secondo tempo, ma il gol di Bonaventura è stato annullato dall’arbitro, al Var, per presunto fallo dello stesso giocatore su Lerager. Il Genoa era andato in vantaggio all’89’ con l’ex Pjaca. Quindi Destro ha sprecato il raddoppio negli ultimi spiccioli di gioco. Dragowski tiene in partita la Fiorentina con una paratona. Permettendo a Milenkovic di metter dentro la palla del miracoloso uno a uno. Ma ribadisco: una squadra non può stare 489 minuti senza far gol eppoi attaccarsi alla sortita di un difensore. Significa che davanti non funziona nulla. Prandelli ha insistito, ancora una volta, con Vlahovic: che ha mancato clamorosamente almeno tre grandi palle-gol. Perchè non ha provato subito con Cutrone? E come farà, ora, la dirigenza della Fiorentina, a dire che il problema dell’attaccante non esiste? La scommessa su Vlahovic, Cutrone e Kouamè (entrato negli ultimi istanti) è clamorosamente perduta. E’ indispensabile, a gennaio, l’arrivo della punta. Ma non funziona, lo dico con dispiacere, nemmeno il centrocampo. Pulgar ha deluso. E Borja Valero, entrato nel finale, ha perso la palla fatale del gol di Pjaca. No, così non va proprio. Il Genoa era venuto per pareggiare e per pochissimo non vince. La Fiorentina ha fatto benino a inizio ripresa, quando ha attaccato e pressato. Prima del finale da infarto. E c’è da mettersi le mani nei capelli guardando il calendario: Atalanta, Sassuolo, Verona, Juventus. Prandelli riuscirà a rigenerare una squadra in catalessi? Il gol di Milenkovic un attimo rpima del fischio dell’arbitro accende la fiamma della speranza. Che, davvero, mi auguro possa resistere ai peggioripronostici.

MARASCHI – Minuto di raccoglimento per Mario Maraschi, centravanti del secondo scudetto della Fiorentina (1968-69), scomparso da pochi giorni a 81 anni. Grande Mario! Magari ci fosse un attaccante così, oggi, a disposizione di Prandelli. Che insiste su Vlahovic, invece di mandare in campo Cutrone. E schiera di nuovo Pulgar ametà campo, rinunciando a Borja Valero, che era dato per certo dall’inizio. Fiorentina vicinissima al gol al 2′, su punizione per fallaccio di Radovanovic su Castrovilli. Batte Pulgar, da sinistra al limite dell’area: parte un aiagonale che Marchetti devia arrivando con le dita vicino al secondo palo. Fiorentina aggressiva, con Amrabat che spinge. Al 12′ su nuova punizione di Pulgar, stavolta da destra, testa di Pezzella davanti alla porta genoana, respinta di Masiello di testa. Al 15′ Pulgar si fa beffare ingenuamente da Luca Pellegrini, cerca di rimediare e si prende il giallo.

RIBERY – Rischio pazzesco per la Fiorentina al 17′: Scamacca arriva davanti alla porta, colpo di tacco per Sturaro, tiro rimpallato e parata, non difficile, di Dreagowski. Ma perchè Scamacca era riuscito ad arrivare fin lì? E meno male che Scamacca ha avuto paura a tirare… Amrabat e Pulgar provano a impstare, ma sul versante Genoa fa un gran lavoro l’ex juventino Sturaro. Con ritmi lenti, Sturaro va a nozze. Al 30′ Ribery ha una buona occasione: calcia al volo su assist di Castrovilli. Ma la conclusione è altissima. Ribaltamento di fronte e nuovo rischio per i viola, con Milenkovic in ritardo su Scamacca che non ci arriva. Stesso esito al 39′, quando Biraghi traversa benissimo da sinistra per Vlahovic, che salta insieme al portiere Marchetti. Ma il tocco del centravaneit viola è impreciso e finisce fuori.

CASTROVILLI – Il Genoa sostituisce Ghiglione al posto di Zapata. Sostituzione anche per Prandelli: fuori Castrovilli, zoppicante dal primo minuto, dopo il fallaccio di Radovanovic. Dolorante, Castrovilli ha fatto poco. Il suo voto, purtroppo, sarà un 5,5. Entra Bonaventura. Al 45′ scontro Pulgar-Sturaro. Resta in terra Sturaro, poi si rialza e va a commettere un fallo netto, da ammonizione indiscutibile su Amrabat. Due i minuti di recupero di un primo tempo assai mediocre. Vi meraviglierete di una cronaca scarsa, ma è tutto qui. Tranne il tiro alto di Ribery e le due incursioni di Scamacca non è successo altro. Se si escludono gli slanci di Vlahovic, mai preciso e sempre fuori tempo.

DUSAN – In avvio di ripresa, la prima occaione è della Fiorentina: Castrovilli conquista palla a metà campo, scatta verso l’area genoana, si agiusta il pallone da fuori e tira. Alto. Poteva fare sicuramente meglio. Poco dopo, Biraghi manovra bene a tre quarti e Lerager lo butta giù. Giallo? No. Punizione dello stesso Birghi e Radovanovic devia avventurosamente in angolo. Sul prosieguo dell’azione, Callejon la mette a centro area per Bonaventura che la sfiora appena. Più precisamente, sbilanciato, non ci arriva proprio. Ma devo dire che la Fiorentina, in questa seconda parte della gara, ha un piglio diverso. Pressa, spinge. Ed è illuminata da lampi di classe pura di Ribery. Ma Vlahovic non è mai pronto all’appauntamento. Prandelli urla: «Dai Dusan». Ma lui dà l’impressione di ssere sordo. Perchè il buon Cesare non lo sostituisce con Cutrone? Intanto Maran e Marchetti richiamano l’arbitro: il portiere genoano lamenta un dolore alla gamba sinistra.

VAR – Si riprende a giocare, però Marchetti non ce la fa. Entra Paleari al suo posto. E sirivede al Franchi l’ex viola Pjaca. Esce Shomurodov. Occhio perchè Pjaca due gol, nel Genoa, li ha fatti. Potrebbe segnare la Fiorentina (22′), ma accade l’incredibile: Vlahovic, in piena area, scaraventa il pallone sulla schiena di Bonaventura. Ma dai! Purtroppo non basta: Biraghi serve ancora Vlahovic, solo davanti alla porta. Tiro fuori. Ma come si fa? Per fortuna, pochi attimi dopo, il gol arriva. Crossa da destra di Amrabat, Vlahovic fa velo (si fa per dire) pallone arriva a Bonaventura che la mette dentro. Ma i guardalinee paiono avere dubbi  perchè non tornano a metà campo. L’arbitro consulta il Var. E annulla. Bonaventura avrebbe tirato per la maglia Lerager poco prima di segnare. A termine di regolamento ci sta. Ma che rabbia! Con il publico al Franchi sarebbe stata una decisione difficile per Doveri. Ma il calcio di oggi è questo.

MILENKOVIC – Vlahovic e Callejon, al 30′, arrivano vicino alla porta, però non la trovano. Nuova azione, con triangolo, della Fiorentina, ma Amrabat libero a centro area, fa, come si diceva una volta, una telefonata al portiere. Quindi tre cambi per Prandelli: fuori Vlahovic, Ribery e Callejon per Cutrone, Borja Valero e Eysseric. Sostituzioni anche nel Genoa: Radovanovic e Scamacca per Behrami e Destro. Con Dedstro e Pjaca in campo, vuol dire che Maran prova a vincere. Destro, al 43′ segna ma era in fuorigioco. Il tempo di annullare. Si riparte e fa gol Pjaca. Forse c’era un fallo su Borja Valero a metà campo, ma Doveri non va al Var. Povera Fiorentina! Sei minuti di recupero. Prandelli prova a mandare in campo anche Kouamè. Ma è il Genoa che sfiora di nuovo ilgol con Destro: grande la parata di Dragowski al 94′. Poi il miracolo: Milenkovic entra in area genoana, tira. Palla ribatturta. Milenkovic ci riprova e, finalmente, la butta dentro. Erano 489 minuti che la Fiorentina non segnava. Ma così non si può continuare. A quanti miracoli ha diritto la Fiorentina? All’uscita dal campo scontro Cutrone-Lerager. I due vengono separati. Poi si abbracciano per evitare sanzioni dell’arbitro. Spettacolo inguardabile.

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Castrovilli, Fiorentina, Genoa, Maran, Prandelli, Ribery, Sturaro, Vlahovic


Sandro Bennucci

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