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Covid-19: riprendono contagi in Cina, un anno fa primo morto a Wuhan


ANSA/Massimo Percossi

PECHINO – E’ già passato un anno dalla notizia del primo morto di Covid avvenuto a Wuhan in Cina. Ma il virus che all’epoca si identificò subito come una polmonite atipica, non rallenta la sua corsa. La ripresa dei contagi continua a impensierire le autorità, che hanno cancellato le celebrazioni per il capodanno lunare in diverse province. Particolarmente intensa è l’attività di contenimento dell’epidemia delle autorità sanitarie nel capoluogo dello Hebei, Shijiazhuang: oggi sono stati rilevati sedici nuovi casi accertati e cinque asintomatici, e da giorni sono state introdotte pesanti restrizioni agli spostamenti, isolati comunità e villaggi e condotti milioni di test. Il timore per la diffusione del contagio si è esteso fino all’epicentro dell’epidemia, Wuhan, che ha avviato indagini sui contatti e sui luoghi visitati da due casi accertati nello Hebei, e dopo le prime indagini sono stati chiusi un ristorante, un palazzo uffici e tre mercati visitati dai due casi positivi al coronavirus.

Il nuovo focolaio preoccupa le autorità per la vicinanza con Pechino, dove sono state messe in lockdown oltre 500 mila persone nel distretto nord-orientale di Shunyi. Pechino  ha dato finalmente l’ok all’arrivo della squadra internazionale di esperti dell’Oms incaricata di indagare lì dove tutto è cominciato. Dal 14 gennaio, infatti, la squadra di scienziati, dovrebbe comprendere anche Wuhan, lì dove solo pochi giorni fa centinaia di persone ben assembrate munite di mascherine, festeggiavano il Capodanno davanti al resto del mondo chiuso in casa.

 

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