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Recovery plan: sei paesi europei li hanno già completati, occorre far presto

Valdis Dombrovskis, European Commission

BRUXELLES – «Potremo attivare i prestiti del programma Next Generation Eu già quest’estate. Ma molto dipende dai singoli Stati membri, che devono ratificare la decisione sulle risorse proprie». È quanto ha detto il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, in conferenza stampa al termine dell’Ecofin.

Sei Paesi europei hanno già ratificato i propri piani di recupero e resilienza per poter beneficiare dei finanziamenti Ue, molti sono in una fase avanzata dell’iter. Faccio un appello agli Stati rimanenti perché ratifichino quanto prima questa decisione, in modo che la Commissione europea possa procedere con il prestito sotto il Next Generation Eu. L’economia europea tornerà ai livelli pre-crisi nel 2022, prima di quanto inizialmente previsto.

Dombrovskis ha spiegato che l’Ecofin ha analizzato in apertura dei lavori le previsioni economiche d’inverno rilasciate qualche giorno fa dalla Commissione europea.

Emissione titoli comuni a giugno Giugno è una data possibile per la Commissione per cominciare le operazioni di emissione dei titoli comuni, ha detto Dombrovskis, spiegando che la scaletta dell’approvazione dei piani porta comunque a giugno. Ora i paesi possono cominciare a inviare i piani, poi la commissione ha due mesi di tempo per approvarli, e il Consiglio un mese. Questo ci porta a giugno, quando la Commissione potrà emettere i titoli per reperire il 13% di pre-finanziamento del Recovery, ha aggiunto.

Sul patto di stabilità decisione dopo previsioni di primavera La Commissione Europea deciderà se prorogare l’attivazione della clausola generale di salvaguardia, che sospende l’obbligo di rispettare il patto di stabilità, oltre il 31 dicembre 2021 sulla base dei dati di bilancio delle previsioni economiche di primavera, che verranno presentate a inizio maggio. Lo conferma il vicepresidente esecutivo della Commissione Dombrovskis. Il ministro delle Finanze portoghese Joao Leao dice che discuteremo più avanti della clausola generale di salvaguardia, prima dell’estate, in modo che gli Stati possano preparare i bilanci. E Dombrovskis aggiunge: Intendiamo prendere la decisione sulla clausola generale di salvaguardia nel ciclo del semestre europeo di primavera, sulla base delle previsioni di primavera e dei dati di bilancio disponibili. Intendiamo inoltre – aggiunge – presentare agli Stati qualche linea guida all’inizio di marzo sull’interpretazione che la Commissione dà della clausola, sulle condizioni per la riattivazione della clausola, sulle misure di supporto fiscale e sul graduale phase-out di quelle misure di supporto, a mano a mano che la ripresa prenderà piede”, conclude.

Durante revisione patto si valuterà una golden rule Durante il processo di revisione delle regole del patto di stabilità si prenderà in considerazione la proposta del Fiscal Board di scorporare gli investimenti verdi dal deficit, ha detto Dombrovskis. Una delle cose che guarderemo durante la revisione è la proposta del fiscal board di una golden rule limitata, ha detto il vicepresidente. Attualmente, però, gli investimenti verdi inseriti nel Recovery se sono finanziati dalle sovvenzioni non si aggiungono al debito, ma se sono invece finanziati dalla parte prestiti, si aggiungono al debito pubblico esistente.

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