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Vaccinazioni: Regione Toscana dimentica i non vedenti, impossibile prenotarsi

FIRENZE – Ancora categorie in rivolta contro le falle del sistema regionale di prenotazione dei vaccini. Forte protesta dell’Unione italiana ciechi di Firenze contro Giani e la Regione Toscana. Il sistema messo in atto dalla regione non permette ai non vedenti di prenotarsi.« Per chi non vede, è praticamente impossibile registrarsi al portale per le vaccinazioni. Chiediamo alla Regione Toscana di individuare alla svelta un altro metodo. Noi siamo pronti a collaborare». Niccolò Zeppi, presidente Unione italiana ciechi e ipovedenti di Firenze, in questi giorni ha raccolto decine e decine di segnalazioni dai propri soci.

«La modalità di registrazione prevista è molto penalizzante per le persone prive della vista o che ci vedono molto poco – spiega Zeppi -. La sintesi vocale, per noi indispensabile per utilizzare gli ausili informatici, rallenta in misura esponenziale i passaggi rendendo di fatto inattuabile la registrazione da parte di una categoria particolarmente fragile come la nostra”. Oltretutto, non bisogna dimenticare che buona parte dei non vedenti non ha dimestichezza col pc. É dunque urgente che la Regione Toscana venga incontro ai ciechi. In che modo? Possiamo mettere a disposizione le nostre sedi territoriali – avanza una proposta Zeppi -. Potremmo collaborare con l’ente pubblico per comunicare ai soci orari, date e luoghi di vaccinazione. Ecco, noi ci siamo per partire subito con la sede di Firenze. In questo modo, alla Regione resterebbe solo l’onere di contattare quei non vedenti non iscritti alla nostra associazione. Sarebbe un ottimo esempio di collaborazione tra pubblico e privato”, continua Zeppi. Tra l’altro, prosegue, è un’incongruenza il fatto che nelle categorie dei disabili sensoriali che hanno diritto al vaccino siano stati inseriti solo quelli col riconoscimento della legge 104. Ma così si è lasciato fuori tutti i non vedenti e gli ipovedenti che non godono di questo beneficio perchè non gli è stato riconosciuto o non ne hanno fatto richiesta».

C’è infine il “problema, enorme, dei numerosi non vedenti ultra ottantenni che non hanno ancora ricevuto il vaccino e che non rientrano neppure tra i ‘disabili sensoriali e vulnerabili’ in quanto l’accesso a questa categoria è solo fino agli 80 anni. Un ulteriore disastro da colmare, gambe in spalla Giani, fai funzionare la macchina regionale che sembra molto arrugginita!

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Ezzelino da Montepulico


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