
Rinnovo missioni internazionali: manifestano Ong e oltre 100 associazioni. Stop a quella in Libia
ROMA – Sono oltre cento le associazioni che hanno aderito e che scenderanno in piazza oggi 14 luglio alle 17 a Montecitorio in occasione della votazione in Parlamento per il rinnovo delle missioni internazionali, compresa quella in Libia, per denunciare la responsabilità delle autorità italiane nelle continue stragi di persone migranti nel Mediterraneo centrale e nel ciclo di violenze, sfruttamento e violazioni dei diritti umani a cui sono sistematicamente sottoposti migranti e rifugiati in Libia.
Chiare – spiegano le ong, da Mediterranea saving humans ad Amnesty, da Arci a Open arms – le richieste della società civile: stop al rinnovo della missione in Libia e alla prosecuzione della cooperazione con le autorità libiche senza garanzie concrete sulla protezione dei diritti umani di migranti e rifugiate; no al sostegno e alla collaborazione con la Guardia costiera libica finalizzato al respingimento forzato in Libia, sì alla costruzione di un piano che preveda l’evacuazione immediata delle persone rinchiuse nei centri di detenzione libici e all’estensione dei canali di ingresso regolari per persone migranti e rifugiate; sì al ripristino di un sistema istituzionale di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale e al riconoscimento del ruolo essenziale svolto dalle ong per la salvaguardia della vita in mare.
Durante il presidio ci saranno interventi diretti di chi ha subito le violenze delle guardie libiche, le storie attraverso le voci di Sonia Bergamasco e Valentina Carnelutti, gli interventi tra gli altri di Ascanio Celestini, Nello Scavo, Khalifa Abo Kraisse e le dichiarazioni di parlamentari che si alterneranno al microfono. Si scenderà in piazza con gli occhi coperti da una benda bianca, “simbolo di quelle autorità che si rifiutano di vedere, e che si piegano volontariamente alle barbarie e all’annullamento dei diritti umani.
