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Olimpiadi Tokyo: Antonella Palmisano, altro oro (e siamo a 8) nella marcia femminile. Attesa per staffetta 4×100 con Jacobs e Tortu

TOKYO – Dopo Massimo Stano, è oro Italia anche nella prova femminile dei 20 km di marcia. Lo ha vinto una pugliese come Stano, la mottolese Antonella Palmisano. E’ la prima volta che l’Italia vince l’oro nella marcia con uomini e donne nella stessa Olimpiade.

Con l’oro di Antonella Palmisano nella 20 km di marcia, l’Italia era salita a quota 36 medaglie complessive eguagliando il suo record assoluto, che era stato raggiunto a Los Angeles 1932 e a Roma 1960. Ma con la medaglia certa dal karate, è record assoluto di medaglie alle Olimpiadi per l’Italia.

Nel karate specialita’ kumite 75 kg a Tokyo 2020 Luigi Busa, infatti, è in semifinale e quindi, non essendo prevista la finale per il terzo posto, è sicuro di vincere almeno una medaglia che sara’ la numero 37 della spedizione azzurra. Nel pomeriggio di oggi, ora italiana, l’attesa finale della 4.100 maschile con Jacobs e Tortu.

Con l’oro di Antonella Palmisano nella 20 chilometri di marcia, l’Italia è sicura di chiudere le Olimpiadi di Tokyo 2020 nella top ten del medagliere. A oggi l’Italia Team conta otto ori, dieci argenti e diciotto bronzi e si piazza all’ottavo posto con un sorpasso sulla Francia, ora nona davanti all’Olanda; in base al programma degli ultimi due giorni di gara non può essere raggiunta né della Nuova Zelanda né dalla Corea, rispettivamente undicesima e dodicesima.

“La scia di Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi, e poi anche la vittoria degli Europei di calcioi: per l’Italia è un momento magico”. Sono le prime parole, a RaiSport, di Antonella Palmisano. “Le vittorie di Jacobs e Tamberi – ha aggiunto – mi hanno fatto venire i brividi e mi hanno dato una grande carica”.

“Vincere l’oro olimpico nel giorno del mio compleanno, che premio”. Negli ultimi cinque chilometri dei venti della sua marcia d’oro a Tokyo 2020, Antonella Palmisano, 30 anni compiuti proprio oggi, ha avuto “la pelle d’oca, pensando a tutti i sacrifici che ho fatto e pensando a tutte le persone che mi sono state vicine. E poi ieri la vittoria di Massimo Stano mi ha dato una carica in più”. La marciatrice ha ricordato che dopo la Coppa Europa a maggio è stata ferma 40 giorni per infortunio. “Ho pianto quasi tutti i giorni, avevo paura – ha detto l’azzurra a RaiSport – di dover rinunciare a essere qui, ma ne è valsa pensa”

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Paulo Soares

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