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Fiorentina battuta dalla Lazio (1-0). Viola spuntati. Non basta la bella partita di Milenkovic. Pagelle

Sottil in azione contro la Lazio (Foto Violachannel)

ROMA – Un solo tiro in porta nel secondo tempo: lo indovina lo spagnolo Pedro che regala la vittoria alla Lazio. Contro una Fiorentina attenta a metà campo e buona in difesa, ma assolutamente spuntata. Pericolosa quasi mai, se non su sporadici colpi di testa, sia nel primo che nel secondo tempo, sempre alti o fuori misura. Peccato: vincendo questa partita, la Fiorentina avrebbe staccato nettamente la Juve, sconfitta in casa dal Sassuolo. Il problema? Là davanti: Vlahovic assediato e bloccato. Acerbi e compagni lo hanno accerchiato e reso inoffensivo. L’assenza di Nico Gonzalez, bloccato dal covid, si è fatta sentire molto. Era stato lui, anche contro il Cagliari, ad accelerare la manovra. Stasera nessuno ha saputo premere il pedale per andare più forte. Posso dirlo? Secondo me Italiano ha sbagliato la formazione iniziale. Il Saponara visto con il Cagliari avrebbe potuto imprimere altra scossa, rispetto a Callejon e Sottil lenti e prevedibilissimi. Direte: ma Saponaran poi è entrato. Replico: tutt’altra cosa entrare all’inizio, quando puoi sorprendere gli avversari, rispetto a un ingresso tardivo, quando sei sotto di un gol e gli avversari chiudono tutto. Nemmeno il centrocampo mi è piaciuto: sufficiente Duncan, ma del tutto insufficienti Torreira e Castrovilli. Alla difesa, invece, devo fare i complimenti. Soprattutto Milenkovic è stato artefice di una grande partita. Pronto a lottare con Immobile e a neutralizzarlo. Anche Martinez Quarta ha saputo fare la sua digura. Meno bene gli esterni difensivi: Venuti e Biraghi non hanno meritato la sufficienza. Meglio Odriozola, subentrato a Venuti. Ma la quinta sconfitta lascia davvero molta amarezza. La speranza? Che Italiano, domenica prossima, riesca a battere i suoi ex ragazzi dello Spezia. Ma visto dove avrebbe potuto essere la Fiorentina stasera, in caso di vittoria in casa Lazio, mi prende la malinconia.

ITALIANO – Stadio Olimpico che non offre un gran colpo d’occhio: la rtifoseria lasziale sembra aver disertato. Rumorosa, invece, la pattuglia dei tifosi viola arrivata da Firenze. Sbagliata quella che pensavamo fosse la probabilwe formazione viola: Italiano lascia fuori Saponara e Bonaventura per mandare in campo il ritrovato Castrovilli e, davanti Callejon al fianco di Vlahovic e Sottil. Naturalmente pesa l’assenza per covuid di Nico Gonzalez. Nella Lazio torna Luis Alberto, mentre in cabina di regìa c’è Cataldi. Sarri si aspetta gòi effetti della sua sfuriata dopo la batosta di Verona. Cataldi comincia con un fallaccio su Torreira a metà campo. Infatti è lì la lotta. Corridoi chiuse, squadre coperte e bloccate. Pressa la Fiorentina, ma la Lazio marfca stretto e riparte. Al 9′ fuga di Lazzari sulla destra, cross al centro per Immobile, ma interviene Terracciano. E un minuto dopo si replica: Luis Alberto verticalizza per Immobile che entra in area e conclude di destro fuori. Replica della Fiorentina Vlahovic che evita due avversari, ma viene steso a tre quarti da Luis Felipe. Ayroldi Fa proseguire.

CASTROVILLI – Si fa vedere Castrovilli (14′) ma Cataldi lo butta giù. Senza che l’arbitro fischi. Ma quanti fallacci deve commettere Cataldi prima che venga fischiata una punizione contro la Lazio? Siamo al 20′, ma la partita è bloccata. Prova a sbloccarla Vlahovic (21′) che salta di testa nell’area piccola su cross di Biraghi, ma la palla va alta. Ci prova, pochi istanti dopo, anche Martinez Quarta, sempre su traversone di Biraghi, ma il risultato è lo stesso. Zuccata alta. Non mollano i viola, stavolta attacca Callejon da destra, pallone per Castrovilli che cerca di anticipare Luiz Felipe in area e si vede sbanmdierare un cartellino ghiallo sotto il naso. Perchè? Secondo l’arbitro, Castrovilli ha cercato di aiutarci con il braccio. Gaetano giura sul tocco del tutto casuale, ma non ervita l’ammonizione. A mio modo di vedere ingiusta.

MILENKOVIC – Intorno alla mezz’ora si fa vedere la Lazio che guadagna un paio di angoli. Terracciano e Milenkovic fanno buona guardia. Lazzari (34′) centra per Immobile che anticipa di testa l’uscita di Terracciasno, ma anche lui, come i viola in precedenza, la manda alta. Immobile cerca di pungere, mastasera vedo un Milenkovic preciso e determinato. Forse il migliore dei viola. Così come il migliore in campo laziale è Lazzari: che al 42′ si fa notare per una fuga di 50 metri, conclusa con un tiro da limite area deviato da Terracciano in tuffo. Paratona, direi. E il primo tempo, sonnacchioso e di grande equilibrio, si chiude su uno zero a zero che alla Fiorentina, comunque, può non dispiacere. E che va a merito di una difesa almeno fin qui assai compatta e precisa.

PEDRO – Il primo episodio della ripresa è un fallo su Felipe Anderson commesso da Biraghi. Ammonito. Fiorentina aggressiva al 5′ con Callejon che crossa da destra, Vlhavic tenta di arrivarci di testa, Acerbi respinge al limite dove arriva Torreira che sparacchia fuori da posizione invitante. Ma è fuoco di paglia. Perchè la Lazio a colpire: Milinkovic Savic vince un contrasto uno contro uno, pesca Pedro a sinistra, Martinez Quarta resta fermo e lo spagnolo infila Terracciano con un gran tiro sul secondo palo. Bel gol, niente da dire, ma la difesa viola subisce il tredicesimo gol in dieci partite.

SAPONARA – Italiano corre ai ripari sostituendo Castrovilli con Bonaventura. Reagisce la Fiorentina, ma raccoglie poco. Al 17′, su punizione di Biraghi da sinistra, Milenkovic svetta ma la manda alta. Come tutti coloro che l’hanno preceduto nel tentativo. Non è efficace, la Fiorentina sotto porta. Per fortuna non lo è nemmeno Immobile (19′) che semina il panico in area viola, ma è solo e finisce per passarla a un difensore viola. Che fare per rivitalizzare una viola ora appassita? Italiano prova a mandare in campo Odriozola e Saponara per Venuti e Saponara. Che va a sinistra, mentre Sottil si sposta a destra. Bello spunto di Odriozola (31′) che brucia Marusic e la mette in mezzo per Vlahovic anticipato dalle manone di Reina.  Nella Lazio esce Luiz Felipe, entra Patric. Quindi giallo per Luis Alberto che butta giù Milenkovic protagonista di una buona ripartenza che avrebbe potuto far nascere qualcosa di positivo per la Fiorentina. Passa qualche minuto ed è Immobile a prendere l’ammonizione per un fallo ancora Milenkovic, che stavolta prende un calcio in faccia.

TERRACCIANO – Sarri fa altri due cambi: Moro per Pedro e Lucas Leiva per Cataldi. Italiano replica togliendo Biraghi e Duncan per Terzic e Benassi. Mancano tre minuti al termine, la Lazio vuole addormentare il gioco. I tifosi viola cercano di svegliare la squadra. Ma Terzic evidentemente non li sente: sembra dormire quando Felipe Anderson gli va via sulla destra la mette al centro per Immobile che tira, ma Terracciano risponde alla grandissima deviando. E’ fuorigioco, ma la super parata del portiere viola resta da incorniciare in una partita con poche cose pregevoli. Quattro minuti di recupero. Ci vogliamo provare? Ma è la Lazio a far girare la palla. E porta in fondo i tre punti.

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Sandro Bennucci

Direttore del Firenze Post Scrivi al Direttore

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