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Vaccini: regioni dietrofront, non punire no vax, ma premiare vaccinati. D’accordo Letta e i Vescovi

.ANSA/MOURAD BALTI TOUATI

ROMA – Va avanti tra adesioni e prese di distanza la richiesta delle regioni che chiedono misure più stringenti per ottenere il green pass. I governatori del Nord arruolano a anche il campano De Luca: «Lockdown per i non vaccinati? Sarebbe il minimo». Letta: «Io sono su questa linea, la più rigorosa che ci possa essere, se non si fa così fra qualche settimana torniamo in lockdown e poi sarà troppo tardi».

Per il consulente del governo, Walter Ricciardi, in Italia «non c’è bisogno di un lockdown per i non vaccinati ma 7 milioni di non immunizzati sono troppi». Speranza ovviamente prende la palla al balzo e promuove le vaccinazioni a tappeto: «Ogni persona che si vaccina è uno scudo in più».

Contro i no vax anche i vescovi, che sposano la battaglia pro vaccini di Bergoglio: «proteste irresponsabili e contro il Vangelo per una malintesa affermazione della libertà e dei diritti».

Non tanto penalizzare i no vax, quanto premiare chi si è vaccinato. E’ questo il principio, secondo quanto si è appreso, intorno al quale i governatori stanno ragionando e che verrà discusso domani alla Conferenza delle Regioni. Le misure da mettere in campo sono sempre conseguenti alla suddivisione in colori, e in questo senso, viene sottolineato, non è calzante il paragone con l’Austria, dove queste fasce non esistono. Sul punto ci sarebbe una forte condivisione tra i presidenti delle Regioni e si ritiene che la Conferenza possa esprimere una posizione unanime, da mettere nero su bianco e trasmettere al Governo.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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