
Mattarella prepara il discorso di fine anno e fine mandato. Probabile focus su pandemia e responsabilità

ANSA/FERMO IMMAGINE RAIUNO
ROMA – Finisce in modo che all’inizio nessuno si aspettava il settennato di Mattarella, il dodicesimo presidente, con il Paese sempre più travagliato dalla pandemia, che il governo non riesce a frenare, e le tensioni risorgenti fra le forze politiche in vista dell’elezione del suo successore.
Mattarella, con la serietà che lo caratterizza, ha già ribadito più volte che non si presterà a un bis come fece Re Giorgio Napolitano. Ha affittato un appartamento per il dopo, discretamente ha iniziato il trasloco nell’ufficio dei senatori a vita, a palazzo Giustiniani. Quelle invocazioni dai loggioni, Sergio ripensaci, lo lusingano e allo stesso tempo lo indispettiscono: il presidente ha più volte ripetuto, citando affermazioni dei suoi predecessori, che il doppio mandato non è previsto dalla Costituzione.
il finale del mandato è probabilmente, anzi sicuramente diverso da come se l’era immaginato Mattarella. La pandemia non è affatto all’angolo, anzi infuria più che mai. Omicron rischia di essere il convitato di pietra al momento del voto per l’elezione del suo successore. Si rischiano molte assenze che metteranno a rischio il quorum, tanto che il costituzionalista Ceccanti (Pd) ha proposto il voto da remoto.
Il complicato contesto nazionale, creatosi nel corso del mandato degli ultimi due governi, rende l’elezione più intricata di quanto già non sia. Un rebus la cui soluzione sarà determinata anche dallo stato della pandemia, un po’ come accadde nel 1992 con l’elezione di Oscar Luigi Scalfaro eletto con urgenza, sull’onda dell’emozione per la strage di Capaci.
Il Presidente probabilmente, in questo suo ultimo atto, parlerà agli italiani più che al Palazzo. Come ha sempre fatto nei suoi interventi di fine anno, pensati per tutti, indistintamente, senza allusioni cifrate. L’anno scorso disse che si sarebbe vaccinato, aspettando il proprio turno. E così fece, a marzo. I suoi appelli a immunizzarsi sono stati reiterati. Durante la pandemia ha assunto una posizione ferma, in appoggio alla strategia del governo, dimostratasi adesso non molto efficace, contestando posizioni antiscientifiche. Prima di Natale ha accusato le tv di dare troppo spazio ai No Vax. Ci tornerà su anche stavolta, condannando i No Vax, in ossequio alla posizione dell’esecutivo da lui insediato.
Probabilmente Mattarella svilupperà principalmente tre concetti: responsabilità, bilancio ed incoraggiamento. Inciterà i cittadini ad assumersi le dovute responsabilità individuali nell’affrontare questa infinita crisi sanitaria e la politica a cercare di ridurne l’impatto devastante sui cittadini e l’economia, come ha fatto ripetutamente negli ultimi tempi. Tracciando un bilancio positivo dell’azione finora intrapresa, incoraggerà tutti a proseguire il cammino che non si deve interrompere per interessi di parte o, tantomeno, per prematuri calcoli elettorali dei partiti. Basta rileggere tutti i suoi ultimi interventi per immaginare come la pensa il presidente. Che non cambierà certo idea in occasione dell’ultimo discorso agli italiani alla fine del suo mandato.
