Ucraina: Zelensky non si accontenta “grazie Ue per sanzioni, ma troppo tardi”


KIEV – Anche dopo le tre riunioni di Bruxelles nelle quali Ue, G7 e Nato hanno deciso severe sanzioni alla Russia e aiuti sostanziali, in armi e finanziamenti, alla sua Ucraina, il presidente Zelensky continua a recitare il suo copione e afferma di non essere soddisfatto delle misure adottate contro Putin, a suo giudizio tardive, chiedendo interventi più incisivi verso chi ha invaso il suo Paese.
Zelensky ha ringraziato i membri del Consiglio europeo per aver imposto sanzioni alla Russia, aggiungendo però che è stato fatto “un po’ tardi”. In un messaggio pubblicato su Facebook in tarda serata e riportato dalla Cnn, Zelensky ha affermato che se le sanzioni fossero state preventive ci sarebbe stata una possibilità che la Russia non entrasse in guerra. “Avete bloccato il Nord Stream 2. Ve ne siamo grati. Ma è stato fatto un po’ tardi. Perché se fosse stato fatto in tempo, la Russia non avrebbe creato una crisi del gas. Almeno ci sarebbe stata una possibilità”, ha detto il presidente ucraino. Zelensky ha poi invitato il primo ministro ungherese Viktor Orban a “prendere una decisione” sui suoi rapporti con la Russia. “Esiti a decidere se imporre sanzioni o no? Esiti a decidere se far passare le armi o no? Esiti a decidere se commerciare con la Russia o no? Non c’è tempo per esitare. È tempo di decidere”, ha scritto Zelenskyi.
L’Ucraina ha aggiornato negli ultimi giorni la sua lista di richiesta d’assistenza militare aggiuntiva da parte del governo degli Stati Uniti, inserendo centinaia di missili antiaerei e anticarro in più rispetto a quanto fatto in precedenza. Lo rivela un documento pubblicato dalla Cnn. La lista mostra un crescente bisogno di missili Stinger e Javelin, 500 unità di entrambi e poi jet, elicotteri d’attacco e sistemi antiaerei come l’S-300. I tentativi della Russia di accerchiare la città di Kiev e di bloccare quella Chernihiv non hanno avuto successo, secondo l’ultimo rapporto d’intelligence pubblicato dallo Stato maggiore delle forze armate ucraine. Così come gli sforzi russi di conquistare Popasna, Rubizhne e Mariupol. La Russia cercherà di bloccare Kiev da est. Il ritiro di alcune unità russe è dovuto alla “perdita di oltre il 50% del personale”, affermano le forze armate di Kiev aggiungendo che la Russia continua a reintegrare le perdite.
