Firenze: applausi per Juan Diego Flórez alla prima di «Roméo et Juliette» all’84° Festival del Maggio musicale
Firenze – Nell’Auditorium del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino ha debuttato, per l’84° Festival, il secondo titolo operistico, Roméo et Juliette di Charles Gounod, mai programmato finora al Maggio; una data scelta non a caso, essendo l’opera andata in scena la prima volta il 27 aprile 1867 al Théâtre Lyrique di Parigi. Svetta sul cast, nei panni di Roméo, Juan Diego Flórez, che strappa l’applauso a scena aperta già con la cavatina all’inizio del secondo atto e si conferma per il sommo interprete che è, capace di rendere credibile e commovente qualunque personaggio; è stato di gran lunga il più festeggiato anche alla fine. Nella compagnia di canto, complessivamente buona, si distinguono ancora Vasilisa Berzhanskaya nella breve ma difficile parte di Stéphano, Giorgio Misseri (Tybalt), Evgeny Stavinsky (Frère Laurent), Alessio Arduini (Mercutio); buona prova alla direzione dell’Orchestra e del Coro del Maggio per l’ungherese Henrik Nánási; anche per le masse artistiche il pubblico ha mostrato concorde apprezzamento, riservando semmai qualche contestazione per il regista Frederic Wake-Walker e per i suoi collaboratori. Incomprensibile, visto che avrebbe richiesto un minuto o due, il taglio delle tre battute di Frère Laurent e Frère Jean all’inizio del quinto atto [n° 20], che spiegano perché Roméo non abbia ricevuto la lettera di Frère Laurent con l’avviso che la morte di Juliette è solo apparente; i due personaggi non si vedono e si salta direttamente al n° 22 (nemmeno Roméo che forza il sepolcro è rappresentato, ma questo non pregiudica la drammaturgia come il taglio precedente, per il quale non è giustificazione sufficiente il fatto che la storia di Romeo e Giulietta sia nota a tutti). Nel complesso, mancando da Firenze da oltre centocinquant’anni il titolo (rappresentato, con esecuzione tutt’altro che irreprensibile, soltanto alla Pergola nel 1868) e mancando Juan Diego Flórez in un’opera intera da quand’era all’inizio della sua sfolgorante carriera, non mancano i motivi per non trascurare l’occasione offerta dal festival. Altre quattro le recite previste: il 3, 5 e 10 maggio alle ore 20 e l’8 maggio alle ore 15.30.
Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Auditorium Zubin Mehta (Piazza Vittorio Gui, Firenze); biglietti in vendita anche direttamente sul sito del Maggio senza diritti di prevendita
84° Festival del Maggio Musicale Fiorentino, Auditorium del Maggio Musicale Fiorentino, Firenze, opera lirica, Romeo et Juliette, Roméo et Juliette di Charles Gounod
Angela Bonaccorso
Penso che si debba assolutamente notare la meravigliosa performance di Valentina Nafornița come Juliette e l’originalissima ma al tempo stesso toccante…a momenti quasi un carillon…scenografia di Polina Liefers. Anche le coreografie di Anna Olkhovaya erano commoventi ed originalissime, per esempio la danza di Juliette prima del finale.
Infine vorrei sottolineare l’ottima regia di Frederic Wake-Walker. Eravamo in sala e non ci sembra affatto che il pubblico fosse minimamente scontento.