Morte David Rossi: perizia rafforza ipotesi evento causato da terzi


ROMA – Ci sono “incongruenze” che “indeboliscono, e non di poco, l’ipotesi del suicidio e, di converso, rafforzano l’ipotesi alternativa della precipitazione causata da terzi, in cui il corpo del Rossi, probabilmente in stato di semi incoscienza, avrebbe potuto essere tenuto in sospensione ad una altezza compatibile con quella determinata dai periti, senza che vi fosse il contatto diretto e intenso della parte superiore delle braccia con il davanzale della finestra”.
E’ uno dei risultati a cui giunge la perizia fisico-balistica, eseguita dal professor Franco Gelardi, ordinario di Fisica Sperimentale all’Università degli Studi di Palermo, su incarico della famiglia dell’ex capo della Comunicazione di Mps, assistita dall’avvocato Carmelo Miceli, e della quale danno notizia ‘Le Iene’ che ieri sera, con un servizio, sono tornate sul caso.
La consulenza si basa “sui dati riportati in due relazioni peritali precedenti, quella relativa alla perizia Zavattaro-Cattaneo disposta dalla Procura della Repubblica di Siena il 16 dicembre 2015, e quella
relativa alla consulenza tecnica dell’ingegner Scarselli, datata 4 settembre 2015, nonché sulla visione della registrazione video degli ultimi istanti della precipitazione al suolo di Rossi, reperibile sul web”