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Elezioni: nasce un nuovo partito “Italia c’è” guidato dal sindaco Sala

ROMA – Come se la politica italiana non fosse già abbastanza confusa e screditata (superata probabilmente solo dalla magistratura) i politici nostrani fanno a gara per creare il loro movimento personale. Dopo Calenda, Paragone e altri entrerebbe nell’agone, in vista delle elezioni politiche, anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala.

Sarà presentato a settembre, secondo il quotidiano Domani, il nuovo spazio “riformista, liberale e progressista” che avrebbe già un nome ‘L’Italia c’è’ e vedrebbe come leader il sindaco di Milano Giuseppe Sala. A ora è un’associazione – spiega il quotidiano – composta da politici e attivisti, soprattutto di Italia Viva ed ex di +Europa e l’idea del nome è attribuita a Gianfranco Librandi, deputato di Italia viva e industriale di Saronno, il quale avrebbe consultato due società e dal sondaggio sarebbe emerso un apprezzamento per l’agenda Draghi e ‘la ritrovata centralità nello scacchiere internazionale’.

Librandi potrebbe essere il finanziatore del nuovo progetto politico, che tra i suoi obiettivi avrebbe quello di coinvolgere Mara Carfagna e Luigi di Maio. Il quotidiano cita sondaggi riservati, secondo cui la nuova formazione sarebbe accreditata del 10% dei consensi.

La conferma dallo stesso Librandi: “Il progetto di ‘Italia c’è e’ nato studiando chi non vota, il desiderio di soluzioni politiche degli italiani, uno studio basato anche su sondaggi e i sondaggi dicono che Sala in questo momento è la guida più adeguata – aggiunge Librandi, imprenditore e deputato di Italia
Viva – Ne’ Renzi, ne’ Calenda hanno l’appeal necessario. Dato che il Centro tutti lo vorrebbero ma non c’è e che invece c’è la minaccia di sovranisti e populisti – dice – abbiamo deciso di scendere in campo come gladiatori per fermare questa situazione e evitare di finire nelle mani di Orban e Putin”.

Il deputato di Italia Viva Camillo D’Alessandro, la deputata del Partito Autonomista Trentino Tirolese, Emanuela Rossini, sono alcuni dei suoi compagni d’avventura come pure e anzi soprattutto Piercamillo Falasca, l’ex vicesegretario di +Europa che Mara Carfagna aveva nominato consulente al ministero
del Sud.
“Ci presenteremo alle elezioni politiche. Abbiamo già sedi a Milano e Roma” aggiunge. “Ci sono persone che non votano perché non si identificano con partiti estremi e vorrebbero il centro, un centro che dovrà
arrivare al 15-20%”. Secondo Librandi, la differenza fra Italia c’e’ e gli altri partiti che si dicono di centro è che “gli altri centri sono identificati con persone che scaricano sui partiti i loro problemi. Noi siamo tutti insieme per un progetto. A Milano lo abbiamo fatto alle comunali: si può fare”.

polo riformista, Sala Italia c'è


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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