
Firenze: sicurezza in San Lorenzo, 9 migranti arrestati e 9 perquisiti, accusa di spaccio di droga. Operazione della polizia di Stato (video)

FIRENZE – Spaccio di eroina nella zona di San Lorenzo: la Polizia di Stato esegue misure cautelari e perquisizioni nei confronti di 9 persone – Altre 9 sono state perquisite e indagate a vario titolo nell’ambito della stessa inchiesta
Questa mattina la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Firenze nei confronti di 9 persone di origine nigeriana, indagate a vario titolo nell’ambito di un’articolata inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo toscano, sullo spaccio di eroina nella zona di San Lorenzo.
Le indagini, svolte dal Commissariato di P.S. di “San Giovanni” sono partite nel settembre 2021 a seguito di una serie di riscontri che hanno rapidamente portato i poliziotti a ritenere che alcuni giovani di origine nigeriana avessero avuto il ruolo di segnalare l’eventuale presenza di Forze di Polizia nel quadrilatero tra via San Zanobi, Guelfa, Panicale e Sant’Orsola; altri, invece, di agganciare i clienti, altri di cedere lo stupefacente ed altri ancora di ritirare i proventi dell’illecita attività di spaccio.
La droga, con incuranza di basilari norme igieniche, peraltro in un periodo di piena pandemia da Covid-19, sarebbe stata solitamente trasportata nascosta nella bocca dei pusher pronti ad ingoiare le dosi di eroina in caso di controlli di Polizia.
Nonostante questo escamotage il 22 settembre 2021 gli agenti di San Giovanni hanno sorpreso all’opera uno dei pusher, un 27enne nigeriano, dal quale – secondo quanto emerso – il suo acquirente, identificato dai poliziotti, avrebbe acquistato dosi di eroina per 15 euro in oltre una decina di occasioni.
Di lì a poco gli investigatori sono riusciti a ricostruire una fitta rete di assidui consumatori di eroina, risalendo così a decine e decine di cessioni della medesima droga avvenute tutte nella stessa zona di San Lorenzo ad opera di più persone. In alcuni casi l’eroina sarebbe addirittura stata scambiata con bottiglie di whisky.
Nel corso dei mesi, fino a gennaio di quest’anno, gli agenti hanno poi documentato una fiorente attività di spaccio che ruotava intorno ad almeno 18 persone, tutte indagate a vario titolo nell’ambito del medesimo procedimento. 17 uomini, tutti di origine nigeriana, di età compresa tra i 22 e i 40 anni, sono stati indagati per il reato di spaccio e l’unica donna del gruppo, una cittadina italiana di 48 anni anch’essa di origine nigeriana, per ricettazione.
Per gli inquirenti quest’ultima, in qualità di titolare di un esercizio commerciale della zona, avrebbe ricevuto in più occasioni il denaro proveniente dalla vendita di eroina in San Lorenzo, proventi illeciti che sarebbero poi stati occultati all’interno del negozio facendoli verosimilmente apparire come introiti derivati dalla sua attività lavorativa.
Sulla base degli elementi di prova sinora raccolti, secondo l’ipotesi d’accusa vagliata dal GIP, sono state applicate due misure cautelari in carcere per un 24enne ed un 30enne, mentre per altri 6 cittadini nigeriani è stato disposto il divieto di dimora nel comune di Firenze. Per quanto riguarda la 48enne, nei suoi confronti è stata applicata la misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Ancora in corso le operazioni di esecuzione e di perquisizione della misura, realizzate anche con il supporto del Reparto Prevenzione Crimine, nel corso delle quali uno dei destinatari del divieto di dimora, raggiunto a Pistoia, un cittadino nigeriano di anni 36, è stato trovato in possesso, da personale del Commissariato di San Giovanni e della Questura di Pistoia, di 7 dosi di eroina e oltre 1.000 euro in contanti, motivo per il quale è stato arrestato in flagranza per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.
Sono inoltre stati rinvenuti e sequestrati ulteriori elementi utili al proseguo delle indagini, tra i quali oltre 4.000 euro in possesso della 48enne.
L’operazione è stata seguita in tutte le fasi dal Questore della provincia di Firenze, il quale, a seguito delle prime due custodie cautelari in carcere eseguite, si è subito complimentato con il Dirigente del Commissariato di San Giovanni.
Il procedimento è attualmente pendente in fase di indagini preliminari e l’effettiva responsabilità delle persone destinatarie della misura cautelare, in uno con la fondatezza delle ipotesi d’accusa mosse a loro carico, saranno vagliate nel corso del successivo processo. Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in favore delle persone sottoposte ad indagini.
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Nella duplice veste di Presidente dell’Opera Medicea Laurenziana e di ex prefetto di Firenze rivolgo un ringraziamento particolare alla magistratura, ma soprattutto al questore Maurizio Auriemma, al Dirigente e al personale del Commissariato di San Giovanni, all’amico prefetto Valerio Valenti per questa brillante operazione che ha permesso di sgominare una presunta, pericolosa organizzazione di spacciatori nigeriani. Ho più volte segnalato anche al Comune di Firenze la necessità di intervenire anche con ordinanze che limitino la presenza di cittadini e turisti che stazionano nel sagrato della Basilica, una folla che, oltre che contribuire al degrado della piazza, facilita anche la presenza di malintenzionati che possono confondersi in mezzo alla moltitudine mangiante e stazionante sui gradini della scalinata e sul sagrato.
Ho chiesto più volte al Comune d’inserire la Basilica di San Lorenzo e il suo sagrato fra le piazze della città protette da ordinanze antidegrado come Santa Croce, Santo Spirito ed altre. Non vedo la differenza delle situazioni relative anzi, sulla base dell’operazione brillante dei nostri poliziotti, ai quali da ex prefetto rivolgo un abbraccio riconoscente, sarebbe da tenere in considerazione come e più di quelle citate.
Ma dalle premesse dell’ultima ordinanza di Nardella sembra che i provvedimenti antidegrado siano legati soprattutto alla partecipazione alle manifestazioni dell’estate fiorentina alla quale, dopo esperienze degli anni scorsi, da tre anni abbiamo deciso di non aggregarci. Venendo probabilmente penalizzati.
