Bce rialza i tassi di 0,75. Borse europee riducono le perdite. Spread scende a 213 punti. Euro: parità col dollaro
FRANCOFORTE – Arriva, come previsto, un nuovo rialzo dei tassi di interesse da parte della Bce: come a settembre 75 punti base in più (0,75 punti percentuali) con cui il principale riferimento sul costo del denaro nell’area euro sale al 2%, il livello più elevato dal gennaio del 2009. Il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginali sale invece al 2,25%, mentre il tasso sui depositi delle banche commerciali presso la stessa Bce sale all’1,50%.
Le decisioni entrano in vigore dal 2 novembre. La decisione è in linea con le attese prevalenti, con l’istituzione monetaria che sta continuando a procedere rapidamente alla “normalizzazione” dei tassi mentre l’inflazione resta su valori molto lontani da quelli auspicati, nell’eurozona sfiora il 10%.
Le Borse europee riducono le perdite dopo la decisione della Bce di alzare nuovamente i tassi di 0,75 punti e l’annuncio di ulteriori aumenti. L’annuncio era ampiamente atteso dal mercato che ha apprezzato anche l’intenzione dell’istituto di Francoforte di continuare a reinvestire interamente il capitale rimborsato sui titoli in scadenza del Quantitative easing per un prolungato periodo di tempo. Milano perde lo 0,46%, Parigi cede lo 0,68% e Francoforte arretra dello 0,38%. Londra vira in positivo e guadagna lo 0,27%.
Le decisioni di politica monetarie della Bce con un rafforzamento del tasso sull’euro hanno allentato nettamente la tensione sui titoli di Stato del Vecchio continente: il rendimento del Btp a 10 anni scende di 16 punti base al 4,14%, con lo spread nei confronti del Bund tedesco in calo a 213 ‘basis point’ contro i 220 dell’avvio. L’euro resta fiacco, confermando comunque la parità sul dollaro.