
Ai concerti gratis dell’Orchestra della Toscana (ORT) raccolti 12.000 euro per 2400 pasti caldi Caritas

FIRENZE – 12.000 euro raccolti ai concerti gratis di “Musica diffusa”, con l’Orchestra della Toscana (ORT) in collaborazione con Caritas e Cesvot; si tradurranno in che permetteranno di preparare 2.400 pasti alle mense Caritas. Il tutto all’interno dell’“Autunno fiorentino” del Comune di Firenze, finanziato dal Ministero della Cultura. Tra ottobre e novembre si sono svolti 10 concerti per 7 diverse produzioni, in vari luoghi della città, alcuni deputati alla musica come il Mandela Forum, il Teatro Affratellamento o la Manifattura Tabacchi, altri insoliti come la mensa cittadina di via Baracca, casa Matilde, la casa accoglienza Pertini e il centro Il Samaritano, quattro strutture gestite dalla Fondazione Solidarietà Caritas. Durante ogni evento è stato possibile fare donazioni finalizzate a sostenere la Fondazione Caritas nell’offerta di pasti caldi nelle mense.
“Ringraziamo i cittadini che nel partecipare al cartellone proposto hanno avuto al generosità di dare un contributo per donare un piatto a chi non ce l’ha e ringraziamo la Fondazione Ort per aver allietato i pranzi dei nostri ospiti, unendo bellezza, beneficenza e cultura” afferma Vincenzo Lucchetti, presidente della Fondazione Solidarietà Caritas Onlus. “Per noi è stata una esperienza nuova e bellissima, siamo felici di avere dato un contributo così importante – è il commento del Presidente ORT Maurizio Frittelli – ci piacerebbe molto che la cosa non finisse qui, ma che si ripetesse anche per i prossimi anni”.
A Firenze, sempre più over 65 mangiano nelle mense cittadine: quella di via Baracca è un punto di riferimento per i fragili della città, frequentata in genere da uomini, italiani, tra i 35 e i 54 anni, spesso di passaggio, ma anche da minorenni (erano 10 nel 2019, sono stati 11 nel 2021 e 10 nel 2022) e sempre più anziani, soprattutto stranieri. È la mensa più grande di Firenze, di proprietà comunale, gestita dalla Fondazione Caritas e sostenuta interamente grazie alle donazioni. È prevalentemente rivolta a persone senza dimora e in stato di grave emarginazione, che possono accedervi direttamente. Esistono poi le mense diffuse di quartiere che hanno utenze diverse ovvero persone adulte ed autosufficienti, in stato di povertà, marginalità e fragilità sociale.