Moby Prince: Livorno ricorda il più grande disastro della marineria civile. Ci furono 140 morti
LIVORNO – Dopo 32 anni, Livorno ha celebrato la tragedia della Moby Prince. “Per non dimenticare”. Si tratta del più grande disastro della marineria civile italiana che si consumò a poche centinaia di metri dalla costa della città e in cui ci furono 140 morti, un solo superstite, nessun colpevole.
A dare il via alle cerimonie la deposizione di una corona presso il monumento in ricordo delle vittime, poi in cattedrale la funzione religiosa e, alle 14.30 l’appuntamento a Palazzo civico con il saluto del sindaco Luca Salvetti alle autorità ed ai familiari delle vittime.
“Ogni 10 aprile noi rinnoviamo un patto, lo facciamo con noi stessi e con tutti quello che in un modo o nell’altro in questi 32 anni abbiamo conosciuto, e con i quali abbiamo condiviso emozioni, dolore, speranza e rabbia – ha detto Salvetti -. Il patto chiaro, non scritto, ma indelebile nei nostri cuori e nella nostra mente è quello di continuare a ricordare la morte di 140 persone, di spingere perché la verità sia resa chiara e di conseguenza la giustizia possa dare una risposta”.
Nel pomeriggio il corteo che da Piazza del Municipio è arrivato all’Andana degli Anelli, al Porto mediceo, per la deposizione del cuscino di rose del presidente della Repubblica e della corona di alloro. Dopo la lettura dei nomi delle 140 vittime, sono state lanciate rose in mare come accade da più di 30 anni ormai.