
Fipili, Giani: “Terza corsia da Scandicci a Lastra a Signa e da Pontedera al bivio per Pisa-Livorno”

FIRENZE – I primi lavori sulla Firenze-Pisa-Liorno saranno per dotarla di terza corsia in due tratti ora impossibili per auto e Tir: da Pontedera al bivio per Pisa e Livorno e da Scandicci a Lastra a Signa.
“Toscana Strade – ha detto il presidente della Regione, Eugenio Giani – vuole diventare come la società autostradale per le strade regionali e quando sarà costituita ho già in mente i primi due interventi su cui concentrarci. Innanzitutto l’allargamento con terza corsia del tratto da Pontedera fino alla biforcazione verso Pisa e Livorno dove quando c’è traffico intenso si creano sempre le file più evidenti. Il terreno per farlo c’è quindi con gli uffici regionali cominceremo subito gli studi di fattibilità. E poi il tratto di allargamento di cui sento l’esigenza va dall’ingresso in coincidenza con il casello autostradale di Firenze Scandicci e l’uscita verso Lastra a Signa. Lì dobbiamo davvero portare subito corsia di emergenza e terza corsia. Questi due interventi saranno quelli su cui si concentrerà da subito la progettazione e che si materializzeranno. Poi sarà società Autostrade a concretizzare un ingresso autonomo in autostrada a Scandicci”.
“Questi due interventi – ha aggiunto Giani – saranno quelli su cui si concentrerà da subito la progettazione e saranno i primi che si materializzeranno. Poi sarà la società Autostrade a concretizzare un ingresso autonomo in autostrada a Firenze Scandicci”.
Giani ha anche commentato il parere favorevole della Corte dei Conti a Toscana Strade. “Sono molto contento del parere della Corte dei Conti – ha detto Giani – che in modo elegante sostanzialmente ha dato il via libera a Toscana strade dicendo che non ha competenza e che sta nell’autonomia legislativa delle Regioni. Quindi dai due pareri dell’Autorità garante della concorrenza e della Corte dei Conti io ho l’ok per procedere. Certo il controllo della Corte dei Conti sarà successivamente su come impostiamo questa società, su come la gestiremo. Però io che avevo il timore di avere uno stop invece ho avuto il via libera, quindi bene Toscana strade sarà il modo perché la Fi-Pi-Li non rimanga come è ora, una strada che ci può dare in ogni momento delle brutte sorprese”.

salvatore favati
Sono un imprenditore livornese, obbligato dalla mia attività di fornitore navale a percorrere la penisola in ogni direzione per rifornire le navi ed in particolare i miei mezzi devono transitare per Firenze per raggiungere Venezia, Trieste, Ravenna, Ancona ed altri porti intermedi. Da anni ho chiesto al mio personale di guida di non percorrere la Fi-Pi-Li ma di utilizzare l’autostrada, senza dubbio costosa ma normalmente priva di quegli ingorghi demenziali che causano ritardi e costi imprevedibili. A volte sono causa di incidenti, come noto, su quella che è una tra le quattro corsie meno percorribile d’Italia.
Definisco da sempre la Fi-Pi-Li una strada porcheria, oggi sostengo che sia inutile cercare di rattopparla con uno o più progetti di lavori (quanti anni di code a quel punto dovremo subire ancora?) per essere poi messa a regime con un pagamento autostradale: non servirebbe a nulla, c’è già l’autostrada e dall’altra parte il vecchio Arnaccio non è poi tanto peggio della Fi-Pi-Li. Forse rende meno ai vigili provinciali con gli autovelox, ma … si può sempre migliorare !
Non mi chiedo più come sia stato possibile costruire quella cosa, e negli anni rappezzarla un poco alla volta (molto poco alla volta ) fino ad arrivare alla sostanziale inutilità di oggi.
Credo (ma non sono un tecnico, forse sbaglio ) che sarebbe molto più intelligente e pratico mettersi in mano ad una squadra di progettisti per chiuderla definitivamente e progettare un percorso nuovo, su 6-8 corsie ( 3 + 3 , come in quasi tutte le ”quattro corsie” d’Italia ) che diventi il raccordo est-ovest sicuro, affidabile e definitivo della Toscana.
Il resto, a mio modo di vedere (e di pagare) è destinato a rimanere l’ennesimo proclama preelettorale di rabbercio di quella ignobile strada, inutile, costoso, dannoso per l’economia della regione. Se qualcuno volesse indicarmi in cosa sto sbagliando gliene sarei grato”.