Fiorentina gran primo tempo e crollo nella ripresa: da 2-0 a 2-2. Esce Arthur e si spenge la luce. Pagelle
FIRENZE – Vittoria buttata, purtroppo. La Fiorentina ha dominato il primo tempo, dove ha segnato due gol e preso un palo, ma si è come raggomitolata su se stessa nella ripresa. Nella quale si è fatta clamorosamente rimontare. Perchè? La spiegazione ha un nome: Arthur. Strepitoso nel primo tempo come maestro concertatore e direttore d’orchestra. Lo volevo soprannominare Zubin Mehta. Nella ripresa ha commesso l’errore clamoroso che ha permesso al Lecce di dimezzare. Poi è calato. Ed è uscito. Fuori lui, la Fiorentina ha spento la luce. Italiano non ha saputo riorganizzare la squadra. E lui, stasera, ha la responsabilità dei due punti perduti. E’ salito il Lecce di D’Aversa, nella ripresa: con un ragazzo, Banda, straordinario. capace di essere a tutto campo. Ma che rabbia pareggiare così. Italiano dovrà preparare bene il ritorno di giovedì con il Rapid perchè con una squadra dai due volti la Fiorentina rischia tanto. I nuovi non sono andati male: Christensen non ha colpe sui due gol incassati. Beltran corre, ma deve inserirsi in un meccanismo di gioco non semplice. Benino Parisi. Male Quarta. Però forza: pensiamo a centrare i gironi di Conference. Poi domenica a Milano con l’Inter. Ma ora testa al Rapid. E ce ne vorrà tanta.
KATA – Cominciamo con l’appello per Kata. Firenze applaude l’annuncio dello speaker dello stadio Franchi per la bambina scomparsa dall’hotel Astor. La città palpita per il suo destino. La speranza, come ha scritto tante volte la nostra Gilda Giusti, che ha scritto per Firenze Post la puntuale cronaca della scomparsa, è che chi sa abbia finalmente il coraggio e il senso civico di parlare.
FERRIERI CAPUTI – E’ la prima volta, al Franchi, che un arbitro donna dirige la Fiorentina: Maria Sole Ferrieri Caputi, livornese, si presenta sul terreno di gioco mezz’ora prima per sgambatura ed esercizi a corpo libero, con gli assistenti, Meli e Alassio. Nelle foglio delle formazioni ufficiali non hanno cambiato il format: infatti lei figura come “arbitro, signor Ferrieri Caputi di Livorno”. Ci abitueremo.
CHRISTENSEN E TERRACCIANO – Maglia numero uno al pesista Leonardo Fabbri, fiorentino, argento ai mondiali di Budapest. Ma nella porta viola, con il 53, si piazzat Oliver Christensen, 24 anni, novità della formazione viola: Italiano lo ha preferito a Terracciano. Che siede in panchina, ma si consola con la maglia delle 100 partite in viola. Davanti Beltran. Accanto ad Arthur, oltre a Bonaventura, Duncan: uno che corra e faccia legna ci vuole.
GONZALEZ – Fa un gran caldo. Il Franchi è sotto un’opprimente cappa di nuvole. Pronti via. Anzi no: problema al microfono di Ferrieri Caputi. Cinque minuti di suspence e si comincia. E la partita si colora subito di viola: al 3′ primo angolo per la Fiorentina, cross di Duncan, Nico Gonzalez ci mette la testa e infila Falcone. Gol molto simile a quello di Genova. Evvai!
BELTRAN – La Fiorentina non si ferma e pressa. Parisi c erca Beltran: lancio troppo lungo. Poi è Almqvist a mettere scompiglio nella tre quarti viola. Punizione giallorossa: fallo (discutibile) di Arthur su Banda. Alqmvist va al tiro e Christensen para senza problemi. Show di Beltran (15′) Pongracic tenta di trattenerlo per la maglias, l’argentino svaria da sinistra al centro e stavolta Pongracic lo stende. Giallo pronto di Ferrieri Caputi.
DUNCAN – Pericolo per i viola al 19′: Banda scambia con Strefezza con gli restituisce il pallone sulla sinistra, l’attaccante si sposta verso il fondo, tira sull’esterno della rete, ma era in fuorigioco. Dodò dov’era? Lì, ma alle prese con un dolore improvviso. Si rialza subito. Al 22′ Dodò centra per Beltran che colpisce malamente. Questiione di attimi e arriva il raddoppio della Fiorentina: al 25′ bello scambio Beltran-Arthur, cross teso dalla destra, Duncan arriva in tuffo e raddoppia. Bravissimo anche per scelta di tempo. Il premio? Cooling break in questa serata da deserto sahariano.
ARTHUR – E’ presto per emettere giudizi, ma Arthur dovrebbe essere ribattezzato Zubin Mehta: maestro concertatore e direttore d’orchestra quasi perfetto. Fa molto più di agitare la bacchetta: ispira il gioco, va sempre accanto al compagno col pallone per aiutarlo. E, soprattutto, corre sempre a dare una mano alla difesa. Il Lecce fatica a organizzare il gioco perchè lui, Arthur-Zubin è lì a bloccare e a far ripartire la Fiorentina.
PALO – Al 35′ Lecce pericoloso: percussione di Rafia, destro murato da Milenkovic, tetantiva di Strefezza deviato da Dunca. Il quale Duncan, al 41′, sfiora il tre a zero e la doppietta personale: filtrante millimetrico di Nico Gonzalez per Duncan che anticipa Falcone, tira prende il palo pieno. Cinque minuti di recupero.
RAFIA – In avvio di ripresa due cambi per D’Aversa: Dorgu sostituisce Gallo e Kaba Joan Gonzalez. E al 4′ il Lecce accorcia: clamoroso errore di Arthur (peccato, gli avrei dato 7,5), Rafia gli soffia il pallone e lo mette all’incrocio, imparabile per Christensen.
NZOLA – Riparte la Fiorentina, al 6′ Baschirotto e Dorgu non s’intendono, cross di Duncan e Gonzalez sfiora il palo sinistro di Falcone. Gendrey si prende il giallo per una manata in faccia a Sottil. Poi è Quarta ad essere ammonito per un intervento da dietro su Strefezza. Cambia anch Italiano: fuori Sottil per Brekalo e e Beltran per Nzola. Che voto assegno a Beltran? Sei: ha corso molto, anche a vuoto, ma era la sua prima volta in viola. Deve capire i meccanismi di Italiano e i movimenti dei compagni.
QUARTA – Nzola (22′) arriva quasi subito davanti a Falcone su servizi al bacio di Bonaventura: non riesce a toccarla per deviarla in rete. Cooling break al 25′: brava Maria Sole, l’afa è insopportabile. E’ pronto Mandragora che prende il posto di Arthur, vistosamente calato nella ripresa. Con lui è calata l’intera squadra. Al 26′ rischio Fiorentina: Quarta perde il pallone e apre un varco che il Lecce non sa sfruttare.
KRSTOVIC – Invece i giallorossi sfruttano bene l’occasione poco dopo. D’Aversa sostituisce Rafia per Krstovic. Eproprio lui, al 31′, scatta su lancio di Banda e pareggia. Incredibile. Da possibile 3-0 al 2-2.
VAR – La Fiorentina non si rassegna: al 36′ Nzola serve Mandragora al limite, tiro e pallone sul fondo. Ma l’arbitro vede una deviazione col gomito e indica il rigore. Consulto col Var: niente rigore, fuorigioco di Nzola. Intanto Italiano toglie Bonaventura per Kouamè e Duncan per Infantino. Altri cambi D’Aversa: escono Strefezza per Blin e Banda per Di Francesco.
FALCONE – Otto minuti di recupero. Va vicinissimo al gol Kouamè in pieno recupero. Spinge la Fiorentina, ma non è più brillante come nella prima parte. Arthur ora manca a fare il coordinatore. Fischi al portiere Falcone che perde tempo.
TABELLINO E PAGELLE
FIORENTINA (4-2-3-1):Christensen 6; Dodò 6, Milenkovic 6, Martinez Quarta 5, Parisi 6; Arthur 6 (nel st dal 26’ Mandragora 5.5), Duncan 7(nel st dal 37’ Infantino sv); Nico Gonzalez 6.5, Bonaventura 5.5 (nel st dal 37’ Kouame sv); Sottil 5,5 (nel st dal 20’ Brekalo 5,5); Beltran 6 (nel st dal 20’ Nzola 5,5). All.: Italiano 5,5
LECCE (4-2-3-1): Falcone 6; Gendrey 6, Baschirotto 6, Pongracic 5,5, Gallo 6 (nel st dal 1’ Dorgu 6); Ramadani 5,5, Gonzalez 5,5 (nel st dal 1’ Kaba 6,5); Almqvist 6,6, Rafia 6 (nel st dal 26’ Krstovic 6,5), Banda 7 (nel st dal 44’ Di Francesco sv); Strefezza 6 (nel st dal 40’ Blin sv). All.: D’Aversa 6,5
ARBITRO: Maria Sole Ferrieri Caputi (Livorno) 6,5
AMMONITI: Pongracic, Gendrey, Quarta, Dorgu
MARCATORI: nel pt al 3’ Gonzalez, al 25’ Duncan; nel st al 4’ Rafia, al 30’ Krstovic
SPETTATORI: 30.923