
Firenze: al Teatro della Pergola «L’arte della commedia» di Eduardo De Filippo

FIRENZE – Al Teatro della Pergola da martedì 21 a domenica 26 novembre Fausto Russo Alesi insieme a una potente compagnia di attori dà vita a L’arte della commedia di Eduardo De Filippo. È il Manifesto del Teatro di Eduardo, con le sue battaglie per le sorti del Teatro parallele alle fatiche personali e senza aiuti delle Istituzioni per l’apertura del Teatro San Ferdinando di Napoli.
L’arte della commedia fa parte della raccolta dei “giorni dispari”, le commedie scritte dal dopoguerra in poi che affrontano le difficili e problematiche questioni del vivere quotidiano e delle relazioni, private e pubbliche, tra esseri umani. Parla del rapporto contradditorio tra Stato e Teatro e del ruolo dell’arte e degli artisti nella nostra società, anche se le domande, i dubbi, le responsabilità, i vincoli e le debolezze che Eduardo mette in campo riguardano tutti, e quel Teatro – sia esso una compagnia teatrale, una comunità o un piccolo mondo – si fa espressione del nostro rapporto con il potere e con il bisogno di essere ascoltati e riconosciuti. Opera poco frequentata e apparentemente meno esplosiva rispetto ai più famosi capolavori, è un testo ancora attuale, benché scritto nel 1964. Racconta Fausto Russo Alesi: «Quanto possono aiutarci la distanza e il filtro del Teatro, attraverso la finzione, ad affrontare la realtà? L’arte della commedia è la più pirandelliana tra le commedie di Eduardo, un’opera metateatrale dove il gioco del teatro nel teatro si sviluppa all’ennesima potenza.
Fino alla fine non sapremo se i personaggi che chiederanno udienza al Prefetto sono attori, gli attori
di Campese, ma ciò che conta è che saranno comunque, come afferma Eduardo in un passaggio fondamentale della commedia, attori/persone in cerca di autorità. E per sciogliere il dilemma cos’altro ci vuole se non un palcoscenico: è il Teatro che crea, attraverso la finzione, la sua realtà e l’inganno è l’accesso migliore alla verità.
Proprio nell’incontro scontro tra tutti i protagonisti della commedia penso stia il segreto del Teatro, ed è per questo che ho scelto e ho voluto con me una meravigliosa compagnia di artisti, tutti potenziali capocomici, generazioni a confronto, ognuno con il suo differente percorso personale di amore e dedizione per il Teatro, l’unione di forze che cercano giornalmente di far sopravvivere un “senso” e che cercano di portare in scena, tra mille fatiche, la numerosa compagnia teatrale che hanno nell’anima. E voglio citarli tutti a partire da Imma Villa e poi David Meden, Alex Cendron, Paolo Zuccari, Filippo Luna, Gennaro De Sia, Demian Troiano Hackman, Davide Falbo e, per finire, il giovanissimo Sem Bonventre».
Una produzione Teatro di Napoli, Teatro della Toscana, Teatro di Roma, Elledieffe.
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