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Stangata Irpef in Toscana, Cisl: “Ci mobiliteremo contro la decisione di Giani”. Spi-Cgil: “Aumento venga restituito”

FIRENZE – “La Cisl non è disponibile ad accettare supinamente l’aumento dell’addizionale Irpef deciso dal presidente della Regione e metterà in campo tutto quanto possibile per esprimere la propri contrarietà, a cominciare da una serie di iniziative sui vari territori della Toscana”.

Lo afferma in una nota il segretario generale della Cisl Toscana, Ciro Recce, che ha diramato oggi una circolare alle strutture territoriali e alle categorie della Cisl della Toscana per mobilitare l’organizzazione contro l’aumento delle tasse, in discussione in Consiglio Regionale.

Nei prossimi giorni, da oggi a fine anno, saranno le strutture territoriali della Cisl ad attuare volantinaggi e presidi nelle varie città toscane. Nel frattempo la Cisl regionale si attiverà per organizzare altre iniziative da attuarsi nelle prossime settimane.

“Il presidente Giani – dice Recce – ha deciso, in perfetta solitudine, di mettere le mani nelle tasche dei toscani, in un momento in cui tutti gli osservatori e le ricerche segnalano la difficoltà di molte famiglie a fare fronte all’aumento generalizzato dei costi. E lo ha fatto oltretutto senza alcun confronto con le forze sociali ed economiche. Non abbiamo intenzione di accettarlo in silenzio e faremo sapere a tutta la Toscana che questa è una scelta ingiusta.”

SPI-CGIL – “Siamo consapevoli che la Regione Toscana deve mettere in atto strategie di emergenza per garantire i servizi, ma chiediamo che i soldi che pagheranno in più i contribuenti e, in modo particolare, i pensionati, siano cancellati appena terminata la fase di emergenza che sta interessando la sanità pubblica”. Lo afferma in una nota l’esecutivo dello Spi-Cgil Toscana, chiedendo dunque la restituzione delle tasse in più pagate per effetto dell’aumento dell’addizionale Irpef annunciato dalla giunta regionale.

“Una cosa è chiarissima – puntualizza lo Spi – se l’aumento dell’addizionale Irpef è applicato dalla Regione Toscana il vero responsabile è il governo Meloni che non prende una decisione sul payback e scarica sulle Regioni la sua inosservanza di una legge nazionale”.

Dunque, conclude, “il sindacato pensionati della Cgil continuerà la sua mobilitazione, sostenuto da oltre 120.000 firme, in difesa del Ssn pubblico ed universalistico chiedendo con forza al governo che lo stesso venga adeguatamente finanziato”.

GIANI – “Nel momento in cui entri nei nostri ospedali o accedi alle nostre cure abbiamo un livello di eccellenza, e se questo livello di eccellenza lo vogliamo tenere, di fare tagli non me la sento, per cui preferisco vivere l’impopolarità dell’aumento dell’addizionale Irpef rispetto ai tagli” alla sanità. Lo ha detto Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, intervenendo a Radio Bruno Toscana.

“Se si fanno i tagli – ha aggiunto – il sistema degrada e conseguentemente non si è più in grado di recuperarlo, e avviene ciò che è avvenuto in altre regioni”. Giani ha spiegato che “domani, quando arriveremo al voto” della manovra di bilancio in Consiglio regionale “annuncerò la creazione di una task force per provare ad efficientare meglio, cioè non tagliando ma andando a vedere se ci può essere il contenimento di qualche spesa o fare accorgimenti di alcuni aspetti. Di sprechi sento di non poterne parlare, perché non ci sono. Non voglio trovarmi a dover bloccare il turnover del personale o bloccare gli investimenti”.



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