Diabete: in Toscana si sperimenta il fascicolo elettronico per i livelli di glucosio
Un altro passo avanti nella lotta contro il diabete. Che prima o poi sarà sconfitto, o almeno fortemente ridimensionato come malattia che, piano piano, ti condiziona togliendoti sapori e obbligandoti a cure e attenzioni ai quali non avevi mai pensato.
La notizia, diffusa dalla Regione, è questa: sono 700 i diabetici toscani che hanno collegato i loro sensori sul braccio, che misurano il livello di glucosio, al proprio fascicolo sanitario elettronico. E il dato potrebbe crescere ancora: “Nelle ultime ore si sono aggiunti altri pazienti e decina di migliaia, non solo chi è diabetico, ha curiosato nell’area di automonitoraggio del fascicolo”.
Del resto, ricorda la Regione, in 12mila in tutta la regione utilizzano già questi sensori, dispensati dal servizio sanitario nazionale, e l’obiettivo è allargare all’intera platea la nuova opportunità tecnologica, tenuta a battesimo da poco più di un mese, che sicuramente semplifica il monitoraggio da parte di medici di famiglia e specialisti con benefici sulla risposta e la verifica di appropriatezza delle terapia in atto.
La novità è stata al centro del seminario organizzato nella sede della Regione Toscana, dalla Federazione Toscana Diabete, che raccoglie le 21 associazioni toscane che si occupano della patologia. “Il diabete è una delle malattie del secolo – spiega il presidente della Toscana Eugenio Giani, presente all’evento -. Sono quattro milioni i diabetici in Italia e oltre 250mila in Toscana, il 7% della popolazione”.
Dunque, “c’è la necessità di provvedimenti anche d’avanguardia e la Toscana è riuscita, da questo punto di vista, ad implementare i dati dei sensori medici nel fascicolo sanitario elettronico, che era tra gli obiettivi del Pnrr, due anni prima della scadenza che ci era stata imposta dal bando”.
“Presupposto essenziale per un’altra grande sfida – conclude Giani – ossia quella della telemedicina, per cui grazie al piano nazionale di ripresa e resilienza potremo utilizzare in Toscana 34 milioni di euro, una dote inferiore solo a quella avuta dalla Lombardia, conquistata grazie ai progetti che abbiamo saputo mettere in campo”.