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Ex Br: morta Barbara Balzerani. Partecipò al sequestro Moro e rivendicò l’omicidio di Lando Conti

Barbara Balzerani

ROMA – Era stata una dirigente della colonna romana dell Brigate Rosse, Barbara Balzerani, morta a 75 anni. Ex terrorista e scrittrice, era nata a Colleferro il 16 gennaio 1949. Nel 1975 aderì alle Brigate Rosse (clandestina dal 1977), di cui fu dirigente della colonna romana e, secondo l’accusa, prese parte a numerosi omicidi, compreso quello di Girolamo Minervini e all’agguato di via Fani per il sequestro di Aldo Moro.

Nel 1981 partecipò al sequestro del generale della Nato James Lee Dozier. Dopo l’arresto di Mario Moretti, avvenuto nel 1981, tentò senza successo di gestire la scissione dell’organizzazione, guidando poi la fazione delle “Brigate Rosse – Partito Comunista Combattente”.

Dopo il declino e la crisi delle Br, Barbara Balzerani fu arrestatata il 19 giugno 1985 assieme a Gianni Pelosi. Dal carcere rivendicò l’omicidio dell’ex sindaco di Firenze, Lando Conti, compiuto dalle BR, e venne condannata all’ergastolo. Barbara Balzerani non si è mai tecnicamente pentita né dissociata, perlomeno non secondo i percorsi seguiti da altri ex appartenenti all’organizzazione. 

Tuttavia, avendo più volte manifestato un atteggiamento critico verso la storia della lotta armata, non può nemmeno collocarsi tra gli “irriducibili” propriamente detti. Nel 1987, assieme agli altri leader storici delle BR, Renato Curcio e Mario Moretti, partecipò ad un’intervista televisiva concessa al giornalista Rai Ennio Remondino, nella quale i tre ex brigatisti concordarono nel considerare conclusa l’esperienza della lotta armata in Italia nell’ottica dei cambiamenti del tessuto sociale nel quale si erano mossi dieci anni prima, e sancirono formalmente la resa definitiva delle BR e l’abbandono della lotta armata.

Nel 1993 dichiarò di provare “un profondo rammarico per quanti sono stati colpiti nei loro affetti a causa di quegli avvenimenti e che continuano a sentirsi offesi ad ogni apparizione pubblica di chi, come me, se ne è reso e dichiarato responsabile”. Il 12 dicembre 2006 le venne concessa la libertà condizionale, tornando definitivamente in libertà nel 2011, avendo scontato la pena.

FIGLIO DI LANDO CONTI – “Non provo niente: spero soltanto che se esiste Dio, ci sia una giustizia divina, dato che in Italia non esiste piu’ la giustizia terrena”. Cosi’ Lorenzo Conti, figlio dell’ex sindaco di Firenze Lando Conti ucciso nel 1986 dalle Br, sulla morte della brigatista Barbara Balzerani.

Dal carcere, la Balzerani rivendicò l’omicidio dell’ex sindaco e per questo venne condannata all’ergastolo. “Per quanto mi riguarda – aggiunge – la Balzerani era libera, non è stata mai punita. Ma sul piano umano non provo proprio niente, mi creda”.

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